MADRID, 14 APR – Il premier spagnolo, il socialista Pedro Sánchez, ha ribadito che “l’intenzione” del governo è di non rinnovare la dichiarazione di stato d’allarme nazionale per la pandemia — approvata dal parlamento a fine ottobre 2020—, che scadrà il 9 maggio. Lo ha detto in una seduta di controllo dell’operato del governo nella Camera dei deputati.
Sánchez aveva già annunciato questo obiettivo, nonostante i contagi siano in aumento da settimane. Alcune regioni e diversi gruppi politici — sia tra quelli che appoggiano il governo, sia dell’opposizione — gli hanno chiesto di chiarire cosa succederà dopo o di ripensarci. Uno dei principali problemi manifestati è che si corre il rischio che eventuali restrizioni decise dai governi non vengano approvate dai tribunali: si tratta di situazioni già verificatesi prima di ottobre 2020, quando non era ancora in vigore lo stato d’allarme, uno strumento che permette l’applicazione di misure eccezionali.
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Il premier spagnolo dice che fa affidamento sull’accelerazione della campagna vaccinale per contrastare l’espansione del virus e che le regioni hanno “strumenti sufficienti” per applicare le misure opportune. (ANSA).