Aumenta la presenza militare russa al confine con l’Ucraina. E gli Stati Uniti guardano con preoccupazione e stanno valutando di inviare navi da guerra nel Mar Nero per dare prova di sostegno all’Ucraina a fronte dell’accresciuta presenza militare russa al suo confine orientale. È quanto ha detto oggi alla Cnn un funzionario del Pentagono, precisando che la marina Usa opera abitualmente nel Mar Nero.
Mentre un alto funzionario di Mosca in conferenza stampa ha detto che la Russia potrebbe intervenire in aiuto ai suoi cittadini nell’est dell’Ucraina, ed ha aggiunto che l’opzione dipende “dalla scala del conflitto”. La Russia potrebbe essere costretta a intervenire per difendere i suoi cittadini se l’esercito di Kiev intraprendesse azioni ostili in Donbass, la regione ucraina controllata dai separatisti filo-russi, ha detto durante una conferenza Dmitry Kozak, il capo negoziatore del Cremlino per l’Ucraina, secondo quanto riporta l’agenzia Tass, ripresa dalla Reuters.
Per Kosak “il conflitto tra Mosca e Kiev sul Donbass, l’area dell’Ucraina controllata dai separatisti filorussi, potrebbe essere risolto in un anno se venissero “applicati con coerenza” gli accordi di Minsk. Gli immediati problemi economici che sorgerebbero da un reintegro del Donbass in Ucraina sono, secondo Kozak, la ragione “per cui l’Ucraina ha preso questa posizione precisa: esasperare, infiniti colloqui demagogici senza risultato. E purtroppo i nostri partner nel Formato Normandia (Francia e Germania, ndr) si stanno muovendo nella stessa direzione dell’Ucraina”.
Intanto secondo fonti del Pentagono, gli Stati Uniti stanno facendo attività di ricognizione nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero, per monitorare l’attività navale russa e qualsiasi movimento di truppe in Crimea. Al momento, sempre secondo il Pentagono, gli Stati Uniti non ritengono il rafforzamento delle postazioni militari russe al confine come una presa di posizione per un’azione offensiva. Tuttavia “se qualcosa cambia, saremo pronti a rispondere”.
Secondo il funzionario del Pentagono, i russi stanno facendo attività di addestramento ed esercitazioni e l’intelligence non ha riferito di ordini militari per altre azioni. La Casa Bianca “La Russia non ha mai avuto così tante truppe sul confine con l’Ucraina dal 2014”, ha sottolineato il portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, esprimendo la crescente preoccupazione di Washington.
“Gli Stati Uniti sono sempre più preoccupati dalla recente escalation delle aggressioni russe nell’Ucraina orientale – ha detto durante il briefing quotidiano – compresa i movimenti di truppe russe sul confine con l’Ucraina. “Questi sono segnali profondamente preoccupanti”, ha concluso.