di Alessandro Imperiali – Non mettere la mascherina è costato molto caro ad un papà negazionista e “no mask”. A rimetterci, però, per i comportamenti del padre sono stati soprattutto i suoi due figli. I bambini, uno frequenta la scuola materna ed uno l’asilo nido, infatti, sono stati allontanati dalla scuola che frequentano. La Polizia Municipale di Modena, la mattina del 7 aprile, si è recata a casa dell’uomo e gli ha notificato il provvedimento che sostanzialmente, più che lui, va a penalizzare i due bimbi.
A permettere tutto ciò, però, è che il papà no mask ha più volte violato il “patto di corresponsabilità” che aveva autonomamente scelto di firmare a inizio settembre 2020. Si tratta di una sorta di contratto sottoscritto da tutti i genitori per mandare i propri figli a scuola. Ognuno si sarebbe impegnato a tenere dei comportamenti consoni e rispettosi, dentro e fuori l’edificio scolastico, riguardo le norme anti-Covid. A quanto pare, il padre deve non aver letto cosa ci fosse scritto sul documento che ha firmato o magari immaginava che la Polizia Municipale non sarebbe davvero intervenuta. Dopo le decine di segnalazioni recapitate da genitori e gestori dei due asili, il Comune è stato quindi costretto ad intervenire nei confronti dell’uomo che già più volte è stato multato perché non indossava la mascherina.
Non solo i due figli che non possono più andare a scuola ma anche una denuncia per molestie dal Presidente della regione Emilia-Romangna. Questa perché, il giorno di Pasquetta, con un suo amico, anche lui “no mask”, si sono recati fuori la casa di Stefano Bonaccini, a Campogalliano, e gli hanno consegnato un pacco pieno di pannolini sporchi.
“Gli ospedali sono vuoti, le imprese in ginocchio. Le restituiamo il pacco che sta dando ai cittadini” sono state le parole dei due, come riporta La Nazione. Immediata la reazione del governatore che ha chiamato i carabinieri. Non ci è voluto molto tempo alle forze dell’ordine per rintracciare i due volti noti del “movimento No Mask”, questo è il nome che si sono dati sul canale Telegram “Rievoluzione” coloro che non solo non vogliono mettere la mascherina ma si dichiarano negazionisti del Covid e “fermi oppositori della dittatura sanitaria“.
Una delegazione di questo gruppo era presente in piazza a Montecitorio, pronta a protestare non solo contro il governo ma anche contro tutti quei ristoratori che erano lì per esprimere il proprio dissenso pacificamente e con la mascherina.