“L’Europa della salute è il prossimo passo necessario e per farlo non è sufficiente la quantità di deleghe e competenze che oggi ha l’Ue per via dei veti del passato, in particolare quelli britannici che per vent’anni hanno bloccato l’avanzamento dell’integrazione europea, soprattutto sulla parte sociale e sanitaria”.
Così il segretario del Pd, Enrico Letta, alla presentazione del Rapporto Annuale Ispi ‘Il mondo al tempo del Covid: l’ora dell’Europa?’. “Questa filosofia ha dimostrato la inefficacia in pandemia”. E questa constatazione ha consentito di “mettere nell’agenda della Conferenza per il Futuro dell’Europa, l’atto di nascita dell’Europa della salute. E’ una questione determinante e oggi che i britannici” hanno lasciato l’Ue “si possono fare quei passi che non era stato possibile fare”.
“La scissione è stato un momento molto doloroso, chi è rimasto lo ha fatto con convinzione. Quindi io sono per superare a tutto tondo la logica degli ex. Siamo tutti e tutte Democratiche e Democratici e lavorerò in questa direzione”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Enrico Letta, ai microfoni di ‘Forrest’ su Radiouno Rai.
In 7 anni la Commissione UE ha raccomandato 63 volte di tagliare sulla Sanità
La Commissione Europea, in 7 anni, ha raccomandato 63 volte agli stati europei di tagliare la spesa per la sanità e procedere con le privatizzazioni.
Studio commissionato da un partito di sinistra tedesco