di Tiziana Di Giovannandrea – Decine di persone sono state uccise negli attacchi jihadisti effettuati contro la città di Palma, nel Mozambico settentrionale. Lo ha reso noto il governo, nella prima dichiarazione ufficiale da quando, mercoledì scorso, è iniziata l’offensiva nel Nord del paese. “Mercoledì scorso, un gruppo di terroristi si è introdotto a Palma e ha lanciato operazioni che hanno portato alla codarda uccisione di decine di persone indifese”, ha spiegato in conferenza stampa il portavoce del ministero della Difesa, Omar Saranga.
Sette delle vittime sono state uccise in un’imboscata durante un’operazione per evacuare l’albergo dove avevano cercato riparo. Nel quinto giorno di assedio della città di Palma da parte dei ribelli mentre emergono notizie dell’uccisione di decine di civili, non si hanno notizie, al momento, delle sorti di decine di lavoratori stranieri.
Secondo Human Rights Watch, alcune delle vittime sono state decapitate. Secondo informazioni locali, spari sono piovuti su lavoratori stranieri che provavano a fuggire al riparo e ci sarebbero molti morti. La battaglia per Palma mette in evidenza la crisi militare e umanitaria in Mozambico, alle prese da tre anni con una rivolta di ribelli nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, il cui bilancio secondo l’Onu è di oltre 2.600 morti e 670mila sfollati.
Intanto la Total ha provveduto ad evacuare circa mille dei suoi lavoratori da Palma. L’evacuazione è avvenuta tramite un’imbarcazione arrivata nel porto di Pemba a metà mattina, come ha spiegato il Segretario di Stato del Mozambico Armindo Ngunga. Palma si trova in una regione dove la compagnia petrolifera Total ha un progetto di investimenti da 20 miliardi di dollari nell’impianto di gas naturale nella penisola di Afungi.
La Total, che a gennaio aveva sospeso le operazioni per motivi di sicurezza, mercoledì aveva prima annunciato la ripresa dei lavori di costruzione del suo sito di gas naturale liquefatto (Gnl) nel Nord del Mozambico, ha poi comunicato la sospensione delle operazioni dopo l’attacco jihadista a Palma, vicino alla frontiera con la Tanzania. Total “non lamenta nessuna vittima” nel sito di Afungi, a dieci chilometri da Palma, ma “ridurrà il personale lì al minimo indispensabile” e “la riattivazione del progetto prevista all’inizio della settimana è ovviamente sospesa”.
La cittadina costiera di Palma è caduta nelle mani dei miliziani che l’avevano attaccata mercoledì scorso. “Le forze governative hanno lasciato Palma, la città è stata conquistata” dalle forze jihadiste, ha riferito una fonte di sicurezza. Il gruppo armato al Shabaab locale è attivo dal 2017 e nel 2019 ha giurato fedeltà all’Isis. http://www.rainews.it