Nel 2020 l’Unicef è intervenuta a fianco delle istituzioni raggiungendo oltre 6.000 minorenni e giovani migranti e rifugiati e circa 1500 operatori con interventi diretti: 3.600 minorenni e giovani sono stati supportati con servizi di protezione tra cui il supporto psico-sociale, l’accesso a forme di affido familiare e il supporto legale individualizzato; 1.400 a servizi di prevenzione e risposta alla violenza di genere; circa 1.000 minorenni a programmi di sviluppo delle competenze.
Tra le azioni online: oltre 1.500 operatori sono stati formati sulla protezione dei minori e risposta alla violenza di genere; oltre 5600 giovani hanno espresso la propria voce tramite la piattaforma U-Report on the Move. Oltre 40 mila i minorenni e giovani raggiunti con informative; Nel 2020, l’Unicef ha risposto anche ai bisogni specifici legati alla pandemia da Covid-19: 2.400 migranti e rifugiati raggiunti con screening medici, pre-triage e attività di orientamento; oltre 2.800 con la distribuzione di materiale igienico; 1.250 giovani sono stati raggiunti con percorsi formativi di e-learning.
Sul versante on line: oltre 160 mila persone raggiunte con messaggi-chiave sul Covid-19 adattati alle esigenze linguistiche, culturali, di età e di genere; 95.000 persone hanno ricevuto informazioni sui rischi specifici connessi alla violenza di genere durante la pandemia; oltre 2.000 adolescenti, inclusi migranti e rifugiati, sono stati ascoltati durante il lockdown sulle loro prospettive per il futuro post Covid-19. (ANSA).