di Antonio Amorosi – Mattei: il primo a non promulgare la legge dovrebbe essere Mattarella. Obbligo incostituzionale. Il vaccino è sperimentale e non si conoscono tutti gli effetti. Fonti ministeriali sostengono che il premier Mario Draghi abbia intenzione di adottare una norma ad hoc per rendere obbligatoria la vaccinazione del personale sanitario italiano. Palazzo Chigi starebbe coinvolgendo il ministro della Giustizia ed ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia per verificare se è possibile giuridicamente. Nei giorni scorsi la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli ha invocato l’obbligatorietà.
Abbiamo chiesto un parere al professor Ugo Mattei, socio ordinario della International Academy of Comparative Law e membro del comitato esecutivo della American Society of Comparative Law di diritto civile e di diritto internazionale e comparato all’Università della California, professore di diritto internazionale e comparato all’Hastings College of the Law dell’Università della California a San Francisco, di diritto civile all’Università di Torino e per due volte patrocinatore di un referendum presso la Corte Costituzionale italiana.
Nel mio modo di vedere l’obbligo non è costituzionale perché i vaccini sono ancora in fase sperimentale e non si conosce con ragionevole certezza scientifica l’impatto verso l’esterno.
Nel caso il governo aprisse uno scenario del genere che cosa accadrebbe?
Le ripeto, se il governo rendesse obbligatorio il vaccino per il personale sanitario, in queste condizioni di oggi, secondo me sarebbe incostituzionale e sarebbe incostituzionale per due ragioni fondamentali: primo, perché si tratta ancora di terapie sperimentali e non si conoscono ancora tutti gli effetti; secondo, perché non è noto quanto la vaccinazione effettivamente impatti su terzi, cioè se il vaccinato sia ancora contagioso oppure no
Chiarissimo, abbiamo anche scritto diversi articoli su questo tema…
Dico che, viste queste due ragioni, per l’articolo 32 della Costituzione non è possibile un obbligo vaccinale neppure in una forma mirata al personale sanitario
Nella concretezza di tutti i giorni gli operatori sanitari contrari all’obbligo, la comunità, i cittadini italiani che strumenti hanno e come dovrebbero comportarsi?
Intanto dovrebbe essere il presidente della Repubblica a non promulgare la norma perché il primo controllo di costituzionalità nel nostro Paese spetta al presidente della Repubblica che non dovrebbe promulgarla in quanto viziata di costituzionalità. Se poi venisse promulgata ci sono i normali strumenti di lotta giudiziaria e quindi bisognerà fare delle azioni legali e sollevare la questione alla Corte Costituzionale
Ci sono molti operatori che stanno andando verso il licenziamento o il demansionamento perché non accettano la vaccinazione obbligatoria…
Si, è già successo. Questa è sicuramente una pratica costituzionalmente illegittima e come tutte le pratiche costituzionalmente illegittime occorre armarsi di santa pazienza e portare la questione alla conoscenza delle Corti. Perché quello che è costituzionale o non è costituzionale lo decide la Corte Costituzionale
Certo…
Questa è la mia interpretazione della costituzionalità e mi sembra molto ragionevole, nel senso che imporre un obbligo vaccinale in assenza di certezze conoscitive, relative alla funzione sociale e pubblica di un vaccino, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Riguarda la scelta personale di un individuo, se si vuole vaccinare oppure no, perché ha più o meno paura per sé stesso. Non essendoci chiarezza sull’impatto verso terzi è illegale dopodiché lo è a maggior ragione nel momento in cui la sperimentazione non è stata portata fino in fondo. Ci sono obblighi vaccinali che sono costituzionali nel nostro sistema ma questi nuovi vaccini hanno le due problematiche che dicevo all’inizio.