“Saluto e ringrazio Nicola Zingaretti per avermi cercato. Siamo amici e lavoreremo insieme”. Lo ha detto Enrico Letta, unico candidato alla segreteria del Pd con 713 firme, aprendo l’assemblea dem. “Vorrei che oggi la discussione non si chiudesse, ma iniziasse. Lunedì presenterò un vademecum di idee da consegnare al dibattito dei circoli per due settimane. Ne discutiamo insieme e poi facciamo sintesi in una nuova assemblea”, ha sottolineato.
“Porrò il tema delle donne al centro della politica” -“Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna – ha evidenziato Letta – dimostra che esiste un problema” sulla parità di genere. “Io metterò al centro” il tema delle donne: è “assurdo” che sia un problema.
“Caduta della pandemia come caduta del Muro di Berlino, Pd deve esserci” “La caduta della pandemia – ha affermato Enrico Letta – avrà la stessa forza energetica che ha avuto per quelli della mia generazione la caduta del muro di Berlino. La nostra canzone fu ‘Wind of changes’. Noi dobbiamo far sì che quello straordinario momento di entusiasmo si ripeta con la caduta della pandemia e noi come il Pd abbiamo il dovere di esserci, non con lo sguardo al nostro ombelico ma nella società”.
Un personaggio usurato da tempo alla guida di un partito finito, anacronistico.
Solo lo sputo del conformismo politicamente corretto tiene insieme questi soggetti.
Non hanno futuro.