“Il mondo non sarà più come prima”.Lo dice Papa Francesco a La Stampa, che propone alcuni brani del nuovo libro del pontefice, in una conversazione con Domenico Agasso, vaticanista del quotidiano. “La via per la salvezza dell’umanità passa attraverso il ripensamento di un nuovo modello di sviluppo”, afferma il Pontefice che auspica una “svolta economica verso il verde”.
A suo avviso “cambiando gli stili di vita che costringono milioni di persone, soprattutto bambini, alla morsa della fame potremo condurre un’esistenza più austera che renderebbe possibile una ripartizione equa delle risorse“.
Cosa si aspetta dai governanti? “Ora si tratta di ricostruire dalle macerie”, risponde Bergoglio che poi aggiunge: “Ma ciascuno di noi, non solo i governanti, è chiamato a debellare indifferenza, corruzioni e connivenze con la delinquenza”. “E’ tempo di rimuovere le ingiustizie sociali e le emarginazioni”, esorta. Parlando della finanza, Bergoglio afferma: “Se si riuscirà a sanarla dalla mentalità speculativa dominante e ristabilirla ‘con un’anima’, secondo criteri di equità, si potrà puntare all’obiettivo di ridurre il divario tra chi ha accesso al credito e chi no”.
Per Papa Francesco “non è più sopportabile che si continuino a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone, salvare vite”. Un pensiero anche alle donne, che non devono essere “discriminate sul piano retributivo e professionale, o con la perdita del lavoro in quanto donne. Anzi”. Ai giovani il pontefice consiglia di “non darla vinta alla congiuntura sfavorevole. A non smettere di sognare ad occhi aperti”. www.rainews.it
Cominciasse il Vaticano facendo un po di pulizia a casa sua.
Per quello che mi riguarda vivo con 500 euro al mese scarsi e loro nuotano nell’oro. Non li invidio ma neanche mi vengano a fare la morale.