“Riusciremo a superare la pandemia e la crisi; abbiamo speranza nel fatto che, insieme, riusciremo a costruire un’Europa equa, verde e digitale”
E’ stata lanciata oggi a Bruxelles, con la firma di una dichiarazione comune dei presidenti delle istituzioni Ue, David Sassoli per il Parlamento europeo, Ursula von der Leyen per la Commissione e il primo ministro portoghese Antonio Costa per presidenza semestrale di turno del Consiglio, la “Conferenza sul futuro dell’Europa”.
La dichiarazione dà avvio a una serie di dibattiti dei cittadini e discussioni in diversi formati della società civile che consentiranno ai cittadini in tutti gli Stati membri di esprimere e condividere le loro idee per contribuire a plasmare il futuro dell’Europa.
“La giornata di oggi – ha detto Sassoli – segna un nuovo inizio per l’Unione europea e per tutti i suoi cittadini. Con la Conferenza sul futuro dell’Europa tutti i cittadini europei e la nostra società civile avranno l’occasione unica di plasmare il futuro dell’Europa, un progetto comune per una democrazia europea funzionante. Chiediamo a tutti voi di farvi avanti per partecipare, con le vostre opinioni, alla costruzione dell’Europa di domani, la vostra Europa.”
Europa equa, verde e digitale
“La convocazione della conferenza sul futuro dell’Europa – ha aggiunto Costa – è un messaggio di fiducia e speranza per il futuro, che inviamo gli europei. Fiducia nel fatto che riusciremo a superare la pandemia e la crisi; speranza nel fatto che, insieme, riusciremo a costruire un’Europa equa, verde e digitale“.
“Oggi – ha detto la presidente von der Leyen – vogliamo invitare tutti gli europei a esprimersi. Per spiegare in quale Europa vogliono vivere, per plasmarla e per unire le forze e aiutarci a costruirla. Le aspettative dei cittadini sono chiare: vogliono dire la loro sul futuro dell’Europa, sulle questioni che incidono sulla loro vita. La nostra promessa di oggi – ha sottolineato – è altrettanto chiara: noi li ascolteremo. E poi agiremo”
.La conferenza sul futuro dell’Europa, spiega una nota dell’Europarlamento, si prefigge come obiettivo conferire ai cittadini un ruolo più incisivo nella definizione delle politiche e delle ambizioni dell’Ue, migliorando la resilienza dell’Unione alle crisi, sia economiche che sanitarie. Costituirà un nuovo spazio d’incontro pubblico per un dibattito aperto, inclusivo, trasparente e strutturato con i cittadini europei sulle questioni che li riguardano e che incidono sulla loro vita quotidiana.
La dichiarazione comune presenta un elenco non esaustivo di possibili argomenti per la conferenza: la salute, i cambiamenti climatici, l’equità sociale, la trasformazione digitale, il ruolo dell’Ue nel mondo e il rafforzamento dei processi democratici che governano l’Unione. Questi temi coincidono con le priorità generali dell’Ue e con le questioni sollevate dai cittadini nei sondaggi d’opinione.
In ultima analisi, saranno i partecipanti a decidere quali argomenti trattare nell’ambito della conferenza.
Presto sarà istituito un Comitato esecutivo che rappresenterà le tre istituzioni in modo equilibrato, con i parlamenti nazionali nel ruolo di osservatori. Il comitato esecutivo supervisionerà i lavori e preparerà le riunioni plenarie della Conferenza, compresi i contributi dei cittadini e il loro follow-up.La Conferenza è invitata a elaborare le proprie conclusioni per orientare la futura direzione dell’Europa.
La dichiarazione comune ne definisce la portata, la struttura, gli obiettivi e i principi. Getta le basi per futuri eventi avviati dai cittadini, da organizzare in collaborazione con la società civile e i portatori d’interessi a tutti i livelli, i parlamenti nazionali e regionali, il Comitato delle regioni, il Comitato economico e sociale, le parti sociali e il mondo accademico.
La Conferenza si articolerà in vari spazi, virtuali e, possibilmente, fisici, nel rispetto delle norme anti Covid. Una piattaforma digitale multilingue interattiva consentirà ai cittadini e ai portatori d’interessi di presentare idee online e li aiuterà a partecipare o a organizzare eventi. La piattaforma e tutti gli eventi organizzati sotto l’egida della Conferenza dovranno basarsi sui principi di inclusività, apertura e trasparenza, nel rispetto della privacy e delle norme dell’Ue in materia di protezione dei dati. Le attività dei gruppi di cittadini europei organizzati a livello europeo saranno trasmesse e tutti i contributi online dovranno essere resi pubblici.
Non è chiaro se la Conferenza porterà a una possibile richiesta di revisione dei Trattati Ue, come vorrebbe il Parlamento europeo, in particolare riguardo all’aumento delle competenze dell’Unione in alcuni settori come la politica sanitaria nelle crisi di dimensione transfrontaliera come l’attuale pandemia di Covid-19. Il Consiglio Ue è contrario a questa prospettiva, che però non è stata esclusa a priori, come avrebbero voluto alcuni governi. ASKANEWS