Covid, italiani chiusi in casa suggestionati dai soloni della TV

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Italiani chiusi in casa, pronti a farsi spaventare dai media. A lasciarsi terrorizzare da virologi inetti e incapaci, oltre che incoerenti e contraddittori

Il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra si domanda come possa un intero Paese lasciarsi trarre in inganno da continue frottole di Stato.

A tutto c’è un limite. Anche alle prese in giro. Al Governo tutti intendono farci credere che, a sentir loro, il virus di provenienza cinese preferisca l’Italia. Mentre in Norvegia, Israele e molti altri Paesi non se ne parla già più da un po’. Il virus, secondo le nostre istituzioni, ha irrimediabilmente preso casa qui. Variante inglese su, giù. La sola cosa che non varia è il cervello ammuffito di questa banda di ignobili figuri che hanno preso stabilmente casa a Palazzo Chigi e alle Camere senza nemmeno passare dal voto.

Ma la cosa più assurda che i più fessi sono gli italiani creduloni e pecoroni che ci credono ancora. Pronti a farsi spaventare dai media. A lasciarsi terrorizzare da virologi inetti e incapaci, oltre che incoerenti e contraddittori. Anziani in primis.

Mentre la libertà resta un lontano miraggio, il turismo voce non pervenuta, l’economia ferma e ogni appannaggio di ripresa negato. Mentre Draghi e Compagni farneticano di nuovi “sostegni” al posto dei “ristori” – cazzate inutili che tanto non servono né tantomeno fanno la differenza – Pasqua di avvicina mentre si allontana il ricordo di gite, viaggi, feste, cene serali, ricorrenze, serate al cinema o ai concerti. In una parola, normalità.

Italiani chiusi in casa innanzi ai soloni della tv

Aleggia tutt’intorno una triste e manifesta rassegnazione di gente che si accontenta del reddito di cittadinanza, di essere massacrata dai debiti, di chiudere per sempre bottega e serrande, di essere privata di futuro, sogni e prospettive. Chiusa in casa innanzi ai soloni della tv. Morta, dentro e fuori.

Mi chiedo realmente dove sia finita la forza, il coraggio degli italiani. Dove si sia smarrito il nostro popolo, passivo di fronte a qualsivoglia minchiata propinata da media e politica. Possibile che bastino due dati snocciolati al Tg per mandare letteralmente a puttane il cervello di cristiani e non? Che basti seguire la Santa Messa in tv per sentirsi a posto con Dio e la propria coscienza, senza neanche più sentire il bisogno di andarsi a confessare e fare la comunione?

Impossibile così pensare a una rinascita. A un risveglio collettivo e contagioso che ribalti una situazione drastica peggio che in una guerra. Perché in guerra almeno c’è ardore. Qui, invece, solo torpore. Tanto, tanto torpore. Mentre la vita scorre senza neanche la doverosa soddisfazione di essere stata spesa. Vissuta.

Maurizio Scandurra