Iraq, Bergoglio incontra l’Ayatollah sciita Ali Al-Sistani

Al-Sistani e Bergoglio

Il Papa ha ringraziato l’Ayatollah Al-Sistani perché, di fronte alla violenza degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli

Papa Francesco sta incontrando a Najaf il Grande Ayatollah Ali Al-Sistani, leader religioso degli sciiti in Iraq. Nato il 4 agosto 1930 a Mashhad, in Iran, è leader della comunità sciita irachena e direttore della hawza (ovvero del seminario religioso sciita duodecimano) di Najaf.

Figlio di un’importante famiglia religiosa, studia il Corano sin da piccolo; a vent’anni lascia l’Iran per proseguire la sua formazione in Iraq, divenendo discepolo del Gran Ayatollah Abu al-Qasim al-Khoei ad Al-Najaf e guadagnandosi, con il tempo, il rispetto anche dei sunniti e dei curdi. La sua interpretazione della rivelazione islamica quietista, che predica l’astensione delle autorità religiose dall’attività politica diretta, lo porta infatti ad essere un interlocutore riconosciuto da varie correnti politiche.

Nel 2004, Al-Sistani sostiene le libere elezioni in Iraq, dando così un contributo importante alla pianificazione del primo governo democratico nel Paese, mentre nel 2014 invita gli iracheni ad unirsi per lottare contro il sedicente Stato Islamico.

Al-Sistani contro la violenza

Più recentemente, nel novembre del 2019, quando la popolazione scende in piazza in segno di malcontento contro il carovita e l’instabilità politica nazionale, Al-Sistani invita manifestanti e polizia a mantenere la calma e a non far ricorso alla violenza. Successivamente, chiede le dimissioni del governo e la riforma elettorale. Le sue richieste vengono accolte: il primo ministro Adel Abdul Mahdi si dimette poco dopo, mentre a dicembre il Parlamento approva la riforma elettorale.  ADNKRONOS

“Durante la visita di cortesia, durata circa quarantacinque minuti”, ha riferito il portavoce vaticano, Matteo Bruni, “il Santo Padre ha sottolineato l’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose perché, coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq, della regione e dell’intera umanità”.

“L’incontro è stata l’occasione per il Papa di ringraziare il Grande Ayatollah Al-Sistani perché, assieme alla comunità sciita, di fronte alla violenza e alle grandi difficoltà degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli e perseguitati, affermando la sacralità della vita umana e l’importanza dell’unità del popolo iracheno. Nel congedarsi dal Grande Ayatollah – conclude il Vaticano – il Santo Padre ha ribadito la sua preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità per l’amata terra irachena, per il Medio Oriente e per il mondo intero”

(foto Vatican Media)