Renzi nel mirino delle toghe rosse “per far cadere il governo”

Matteo Renzi

La storia si ripete: Matteo Renzi torna nel mirino delle toghe. L’Italia – si legge in un articolo su Questione Giustizia “deve stringere un cordone sanitario intorno a Renzi”.

La frase è stata pronunciata da niente di meno di Nello Rossi, già ideologo di Magistratura Democratica. E pensare che si tratta di un uomo – come lo definisce Augusto Minzolini – di peso in quanto “ha avuto una lunga carriera nelle Procure caratterizzata anche da una certa influenza sull’Associazione nazionale magistrati”, mette a dir poco i brividi.

Per il retroscenista del Giornale “Rossi prende spunto dal caso dei rapporti di Renzi con l’Arabia Saudita per inviare questo segnale al mondo giudiziario“. Uno spunto, appunto, una sorta di alibi perché dietro per Minzolini ci sarebbe ben altro. D’altronde a sostenere Giuseppe Conte, fatto cadere proprio dal leader di Italia Viva, c’era parte della magistratura. 

Quella frase su Renzi fa paura

“Solo – prosegue – che la storia di questi ultimi venti anni dimostra che quando questi settori della magistratura sono insofferenti, c’è da aspettarsi qualche reazione, inchiesta, arresto o altro, che indirettamente punti a destabilizzare il quadro politico, o per condizionarlo, o per farlo venire a patti”. E così nella nuova maggioranza allargata si teme già il peggio. “Quella frase su Renzi fa paura”, ammette il viceministro per le infrastrutture, il leghista Alessandro Morelli. Tutti sono dunque d’accordo che le toghe – come spiega a Minzolini Felice D’Ettore – abbiano puntato Renzi.

Basterebbe un’inchiesta su qualche leader della maggioranza o un ministro, per far saltare il faticoso equilibrio interno raggiunto nel Movimento 5 Stelle per dire di sì a Mario Draghi. “Questa è gente malata – sbotta Riccardo Magi, seguace di Emma Bonino -: fanno tanto casino sui rapporti tra Renzi e Riad, ma basta guardare i dati per sapere che il traffico delle armi con l’Egitto, dopo il caso Regeni, è ripartito con i governi Conte uno e Conte due. Di queste cose dovrebbero parlare. Ecco perché sono convinto che mirino ad altro: la verità è che ci sono pezzi di magistratura orfani dell’equilibrio precedente“. www.liberoquotidiano.it