di Alessandro Ferro – Un operatore socio-sanitario di 52 anni deceduto a causa del Covid nonostante avesse già completato l’iter vaccinale con prima e seconda dose di vaccino. L’uomo, originario di Pietravaraino (Caserta), era stato ricoverato al Covid Hospital di Maddaloni sempre nel casertano. Al 52enne era stata somministrata la prima dose a metà gennaio e la seconda dopo 21 giorni così come vuole il protocollo ma qualcosa è andato storto.
“Ha iniziato a stare male dopo la somministrazione della prima dose – spiega all’Agi il direttore dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo – quando è stato ricoverato la prima volta, a inizio febbraio, presentava un quadro di compromissione polmonare importante e dalle analisi radiologiche siamo riusciti a stabilire che aveva contratto il virus da almeno 10 giorni per il grado di polmonite che presentava. Quindi, per tranquillizzare tutti, nessun flop del vaccino: purtroppo, il Covid-19 era già entrato nell’organismo prima che si potessero sviluppare gli anticorpi. Sono numerosi i casi in giro per il mondo di gente ammalata nonostante il vaccino, ma in tutti i casi l’infezione ha anticipato la cura.
“Il vaccino funziona”
I sospetti che si trattasse di variante inglese sono diventati certezza quando lo sfortunato operatore sanitario è stato sottoposto ad ulteriori analisi. “In queste ore – precisa il direttore Russo – sto leggendo di persone che dopo questo caso si stanno interrogando sull’efficacia del vaccino, vorrei tranquillizzare e precisare che purtroppo l’uomo è stato solo sfortunato perchè ha contratto il Covid tra la prima e la seconda vaccinazione, quindi prima che potesse sviluppare gli anticorpi”.
Questo caso, però, fa emergere un problema serio ed importante di cui si parla ogni giorno sempre di più: è meglio vaccinare la maggior parte della gente anche soltanto con una dose o vaccinarne di meno ma completando l’iter che prevede due dosi di vaccino? La risposta non è certamente facile, in ognuna delle due situazioni si troveranno sempre pro e contro. […]