Aumento dello smog con il superamento dei limiti in tutte le centraline romane del 24 febbraio e, ancora il nuovo superamento di tutte le centraline anche il 25 febbraio
Le centraline ARPA Lazio di monitoraggio della qualità dell’aria in città hanno registrato, per il quinto giorno consecutivo, dati che vanno oltre i limiti consentiti del PM10. Legambiente: “Dal Campidoglio arrivano solo risposte inutili come i blocchi ridicoli predisposti contro le poche auto fermate”.
Il limite di 50 ug/m3 (microgrammi per metro cubo di aria), è stato superato tra 21 e 23 febbraio già nelle centraline di Preneste, Fermi, Tiburtina, Malagrotta, i dati prodotti da ARPA hanno mostrato poi un aumento dell’inquinamento con il superamento dei limiti di venerdì tutte le centraline romane del 24 febbraio e, ancora il nuovo superamento di tutte le centraline anche il 25 febbraio. Continua a emergere il valore massimo di pm10 alla centralina di Via Tiburtina, quella tra le più esposte all’inquinamento da autovetture, ma supera i limiti anche quella immersa nel verde di Villa Ada, a dimostrazione che tutta la città è nella tenaglia dello smog.
Smog in aumento
“Nella Capitale da cinque giorni tutti respiriamo smog oltre i limiti, come stiamo raccontando e come emerge chiaramente dai dati di ARPA – ha commentato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ma dal Campidoglio arrivano solo risposte inutili come i blocchi ridicoli predisposti contro le poche auto fermate. Il picco di polveri sottili, chiaramente causato dall’enorme numero di auto private in circolazione in ogni angolo della città, ha ormai saturato tutta la capitale, basti pensare ai valori delle PM10 anche nei parchi oltre che nelle centraline su strade a scorrimento”.
Per Legambiente la soluzione è: “Potenziare il TPL garantendo il distanziamento a bordo dei convogli e delle vetture, dando così la possibilità di lasciare a casa le auto; invece abbiamo assistito e continuiamo ad assistere alla diminuzione del servizio TPL, ancora oggi ci sono stazioni di metro chiuse, tram sospesi, chilometri inutilizzati di binari, per non parlare dell’ultima marcia indietro anche sulla realizzazione di ciclabili”. https://www.romatoday.it