Prof. Sinagra: “Il tempo è finito”

prof Augusto Sinagra – Lo so che sono noioso e che scrivo troppo, ma lo devo fare.
Tanti anni fa per altre esigenze e in altri contesti fu detto che “Con l’Etiopia abbiamo pazientato quarant’anni, ora basta”! E fu guerra e fu vittoria.
Oggi possiamo dire che con lo sfascio dell’Italia dal 1945, abbiamo pazientato 75 anni. Ora basta!

Non sono qui a fomentare moti rivoluzionari. L’Italia non è una Nazione di rivoluzionari. L’ultima vera rivoluzione fu quella del Console Mario Silla (e allora ancora non esisteva l’Italia politica ma solo quella geografica).
Io ed un altro pugno di donne e di uomini stiamo lavorando, non ad un progetto, ma ad un atto dovuto per noi, per voi e per la discendenza che verrà.

La situazione in cui si trova l’Italia è nota a tutti e non occorre che io o altri nuovamente spieghi il degrado morale, politico, economico, sociale, etnico e identitario, che ora viviamo.
Ma il tempo è finito. Sagunto brucia veramente. Draghi Dottor Mario è venuto per completare l’opera distruttiva dello Stato e della sua economia. A lui non interessa la povertà e la disperazione di milioni di uomini e donne.

Se la psicanalisi ha un senso, basta quanto dichiarato dall’uomo delle banche e degli “Incappucciati della finanza”: è venuto per “servire il vostro Paese”. Dunque, non il suo Paese. Lui è uno straniero. Lui è un nemico del Popolo italiano. Nel progetto già da tempo chiaro, lui sarà votato come nuovo Capo dello Stato. Lo Stato sarà ormai a quel momento una scatola vuota alla quale non daranno senso e contenuto i nostri magnifici Corazzieri. Noi dobbiamo impedirlo.

Il nostro progetto vedrà per le prossime votazioni politiche un nuovo movimento o partito che dir si voglia, che avrà pochissimi ma ineludibili scopi programmatici: sovranità nazionale monetaria, uscita da questa Unione europea, rispristino della legge bancaria precedente l’ultima riforma, difesa intransigente in tutti i modi dei legittimi interessi nazionali. E sarà nuovamente guerra: guerra alla povertà e alla ingiustizia sociale, in difesa del lavoro e dei lavoratori.

L’auspicio è che a questa iniziativa prendano parte tutti i veri Movimenti di opposizione civile che possono essere indicati come effettivamente “sovranisti”, lasciando fuori ideologie di riferimento, segni, simboli di appartenenza partitica o associazionistica e soprattutto senza conati “duceschi” da parte di nessuno. Gli obiettivi sono comuni, le piccole e letali divisioni devono cessare.

Al momento non ho elementi per dare maggiori informazioni, ma quando sarà il momento ognuno adempia al proprio dovere con l’unica arma che abbiamo: il voto.
Se l’incendio non sarà spento, la colpa sarà dei pavidi, degli ignavi, degli egoisti, degli opportunisti.

AUGUSTO SINAGRA