MOSCA, 24 FEB – La decisione dell’Unione Europea di espandere le sanzioni individuali alla Russia per il caso di Alexey Navalny non è altro che “teatralità” priva di “qualsiasi logica”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’emittente Primo Canale.
“Questa è solo una storia assurda, inventata, sullo sfondo di una campagna informativa”, ha aggiunto. “Per l’Europa, che un tempo privilegiava davvero il tema dei diritti umani, ed è ricca di storia e cultura, si tratta di un’umiliazione”. (ANSA).
MOSCA, 24 FEB – Amnesty International ha ritirato la sua designazione di “prigioniero di coscienza” concessa ad Alexei Navalny dopo essere stato arrestato dalle autorità russe al suo ritorno in patria. Lo riportano diversi media russi.
“Amnesty International ha preso la decisione interna di smettere di chiamare Alexei Navalny ‘prigioniero di coscienza’ per i commenti che ha fatto in passato”, ha detto l’organizzazione in una mail in russo citata dal Moscow Times, sottolineando che alcune delle osservazioni di Navalny della metà degli anni 2000 “raggiungono la soglia delle parole d’odio in contraddizione con la definizione di Amnesty di prigioniero di coscienza”.
Amnesty International ha detto che continuerà comunque a chiedere il rilascio di Navalny, anche con la presentazione la scorsa settimana di quasi 200.000 firme da 70 paesi che chiedono al governo russo di liberarlo immediatamente. Amnesty International non ha però ancora pubblicato in nessuno dei suoi siti tale decisione. (ANSA).