Migranti, partenze a raffica da Libia e Tunisia

«Gli sbarchi sono continui e aumenteranno ancora». Gli addetti ai lavori sono tutti concordi. La previsione si conferma e si consolida ormai ogni giorno. Ieri sono arrivati oltre 350 migranti. In condizioni meteo favorevoli, dalle coste di Tunisia e Libia le imbarcazioni vanno in acqua: non c’è inverno che tenga. E con le temperature più miti saranno sempre di più. Le Ong (organizzazioni non governative) fanno la loro parte. Il dossier politico, per ora, resta sotto traccia. Ma presto sarà squadernato sui tavoli del governo presieduto da Mario Draghi. Inevitabile intervenire: gli indicatori sono sempre più preoccupanti.

Scrive www.ilsole24ore.com: i numeri del ministero dell’Interno dicono tutto. In gran parte da Tunisia e Libia, gli sbarchi dal 1° gennaio al 18 febbraio 2020 erano stati 2.065; quest’anno siamo già a 2.696 con un aumento del +30,5%. Dalle coste libiche nel periodo 1° novembre 2020-18 febbraio 2021 sono arrivati 4.807 migranti: a distanza di un anno, nello stesso periodo, siamo a +81%. Le autorità costiere libiche hanno soccorso 1.859 migranti nel 2020 e 2.233 quest’anno: attività, va detto, non priva di molte polemiche. Ma altri Stati, intanto, cominciano a riconoscere la legittimità del Jrcc (Joint rescue coordination centre), centro di coordinamento del soccorso di Tripoli.

La scommessa italiana con l’Unione europea sul rinnovo del regolamento di Dublino è inserire l’aggettivo «obbligatorio» nella definizione del meccanismo di redistribuzione degli immigrati soccorsi. Sul tavolo del ministro Luciana Lamorgese c’è anche il rinnovo del memorandum con la Libia, il testo ormai è alla quarta revisione. Il punto centrale per l’Italia è il rispetto nello stato nordafricano dei diritti umani violati a più riprese nei centri di detenzione. In salita il confronto con la Tunisia, lacerata da crisi politica irrisolta e recessione devastante. Alla fine, non è escluso che l’esecutivo Draghi corregga la rotta sulla politica dell’immigrazione. Lo fa immaginare la nuova maggioranza di governo con l’ingresso di Lega e Forza Italia. Ma al di là dei colori politici lo può pretendere, fino a imporlo, un flusso di sbarchi sempre più impetuoso.