“Dobbiamo essere molto cauti perché la sfida del virus è ancora alta. La prima cosa da fare è vaccinare tutti gli insegnanti e il personale, anche i più grandi di età. Solo se loro saranno in sicurezza le scuole saranno sicure anche per i ragazzi e le famiglie”. A spiegare il piano sicurezza della scuola, in un’intervista al Corriere della Sera, è il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Se si tornerà in classe il primo settembre, Bianchi anche di questo ne discuterà con le Regioni: “io del resto sono stato assessore dell’Emilia per dieci anni e so quali sono i problemi. Da ministro voglio però che la macchina della scuola sia pronta per l’inizio delle lezioni, qualunque decisione prenderemo”. Sull’assenza di professori e maestri almeno fino a Natale, il ministro dice che è vero: “c’è un gap molto forte, ma noi ci diamo questo obiettivo: ne ho parlato anche con il ministro Colao, bisogna che il sistema sia digitalizzato ed efficiente. Qui al ministero abbiamo già avviato un monitoraggio delle scuole per capire dove sono i problemi maggiori”.
Riforma della scuola – La prima riforma da fare? “Quella dell’istruzione tecnica, dagli istituti professionali agli Its di cui dobbiamo ridisegnare i percorsi. Ma io sogno per i ragazzi un percorso scolastico che parte dai tre anni e arriva fino alla fine della laurea triennale, perché solo così colmeremo il gap per i giovani del nostro Paese”. ADNKRONOS