Roberto Volpi: “Il lockdown non solo è inutile, ma dannoso. O i ci troviamo davanti a un’evidenza, e cioè che l’andamento della pandemia risulta totalmente slegato dalle strategie adottate dai vari Paesi. La Germania e il Regno Unito sono la dimostrazione del fallimento delle misure più drastiche, che laggiù dove sono state prese hanno portato solo più vittime. Berlino sì è messa in lockdown il 9 dicembre, dopodiché da una media di 2.000 morti a settimana è passata a una di 6.000 morti a settimana e oggi ha il doppio dei morti di otto-nove settimane fa. Se chiudi in casa i positivi con i negativi la gente muore. Esattamente quanto accaduto in Italia a marzo, a riprova che il lockdown uccide”.
Lo afferma l’epidemiologo Roberto Volpi, autore del libro ‘No! Non è andato tutto bene’ (II Leone verde, 2020) in un’intervista a ‘La Verità’.
Si rende conto che è un pensiero controcorrente? “La questione di fondo è: qual è il significato delle misure che vogliono imporci? – precisa Volpi – Servono mascherine, distanziamento e igiene. Stop. Il caos di voci e opinioni dei virologi ha un effetto depressivo sulla popolazione. Cosa aspetta il ministro a richiamare all’ordine almeno i membri del proprio Comitato tecnico scientifico e i vari consulenti del ministero?».
Un bailamme alimentato dai media, peraltro, secondo Roberto Volpi. “C’è un mainstream al quale non puoi opporti, non ci sono neppure gli spazi per esprimere opinioni diverse da quelle correnti – osserva l’epidemiologo – espresse dalla litigiosissima galassia dei virologi. La politica non dovrebbe avere paura di nulla, e invece ha una fifa matta della scienza, ha un complesso di inferiorità nei suoi confronti”. (AdnK)