Il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra evidenzia come sia possibile ritrovare la normalità soltanto evitando di sottoporsi volontariamente ai tamponi, ovvero al giogo e al gioco sporco di dati e statistiche da pseudo-pandemia.
Italiani tamponati dal tampone. Il Paese ridotto alla stregua di un autoscontro dei luna-park, ma per nulla divertente. Code in auto e ai piedi ai punti dislocati nella città per verificare la presenza del per lo più inoffensivo Coronavirus.
Che, se uccide, lo fa a rigor di logica e di numeri, oltre che di buonsenso e ragione, molto meno di quanto gli indicatori e statistiche ufficiali – che appartengono al mainstream del politically correct e solo ad esso rispondono – vogliono farci credere.
Vogliamo tornare liberi? Vogliamo porre fine a questa farsa vergognosa, inaccettabile e grottesca? Semplice! Piantiamola di correre e ricorrere al tampone volontario al minimo starnuto, febbre, tosse di qualunque genere. Smettiamola di allarmarci a ogni minima cazzata che sa più di comune malessere di stagione che di pandemia. Così facendo, ce la stiamo mettendo nel di dietro da soli.
Poi, però, non lamentiamoci! E cerchiamo di capire, così come è sempre stato nella storia dei popoli, che è normale, da che mondo è mondo, che nei periodi freddi proliferino banalissime influenze: le quali, nei casi peggiori, comportano al massimo un po’ più di giorni a letto, unitamente a una maggiore confidenza da water per via di una potenziale e forse più frequente, fastidiosa dissenteria.
Tamponi volontari e dittatura del controllo
E’ chiaro che, se a ogni minima sintomatologia insorgente – acuita dal terrorismo mediatico promosso da un gruppo di medici, epidemiologi e virologi al soldo del Sistema-Europa – il popolo se fa la letteralmente nelle mutande, e corre per le strade al grido di “Il tampone! Il tampone”, non faremo altro che alimentare, noi colpevoli inconsapevoli, una dittatura del controllo di fatto che si autoalimenta e si sostanzia di comportamenti sbagliatissimi spacciati invece dai palazzi del potere per leciti, lecitissimi e corretti.
E che, proprio nell’arma indolore ma pericolosissima del tampone volontario, trova un assist e un complice perfetto per soggiogarci definitivamente. Zero tamponi, zero dati, e zero dati fine della storia. Liberi tutti, e un bel calcio nel culo a oligarchie e potentati d’oltreconfine.
Il Maligno, sapete come agisce? Non ne parla mai tal Bergoglio, ma per fortuna sempre e più di sempre – da grande educatore e scuotitore di coscienze qual è – l’illuminato e sempre ottimo Padre Livio Fanzaga di ‘Radio Maria’ nelle sue memorabili ed edificanti trasmissioni via etere: presentando un male in forma di bene, e fottendo anime e cervelli a iosa. “Facciamo il tampone, è utile alla salute”: di chi? Degli speculatori globalisto-internazionali, non certo del Belpaese.
Questo fa anche il Governo prono e asservito ai ricchissimi oligarchi esteri, che del tampone e del virus ha urgentissimamente bisogno per riscrivere dal profondo le regole di un mondo svenduto alle multinazionali del web come ‘Amazon’, ‘Facebook’, ‘Google’, a Bill Gates e ai colossi della tecnocrazia globale artefice della cosiddetta informatica del contatto. E, con loro, la Big Pharma internazionale il settore alimentare in mano alle multinazionali del food & beverage in barba ad agricoltura, PMI, ristorazione e artigianato del buon mangiare e bere made in Italy.
Folle corsa frenetica e farneticante al tampone
Lo stesso che fa altresì la UE, grande burattinaia bastarda e vigliacca di quel manipolo di emeriti ‘Signori Nessuno’ che furono i 18 sciagurati del Conte Bis. Ai quali ora si associano i neoconvertiti europeisti alla Salvini, con Berlusconi capofila di cordata e di portafoglio pro Mario Draghi, e i cadaveri riesumati di una sinistra in evidente stato di putrefazione, sputtanata e decomposta già da tempo immemore.
Pertanto appare chiaro, alla luce di tale doverosa premessa, che la corsa frenetica e farneticante al tampone a tutti i costi si configura fattualmente come una folle adesione a un presunto e benedicente imperativo morale diffuso, più che a un atto di buon senso, come i poteri forti internazionali alla vera guida anche della povera Italia si ostinano a volerci ancora far credere.
Guardate l’economia: è morta, dissanguata ai bordi delle strade pronta a esalare l’ultimo, tragico respiro. La libertà? Uccisa anche quella, inclusa la possibilità di una cena fuori con amici e parenti. Il futuro? Non pervenuto. Siamo tutti vittime, schiavi e sudditi volontari un nuovo ‘Monopoli’ della massofinanza internazionale con tamponi e vaccini al posto di soldi e pedine sul piano di gioco. Italia, svegliati: un bel “Vaffanculo” a tampone & Company può davvero restituirti vita, dignità e prospettiva.
Maurizio Scandurra