“Oggi presentiamo la nuova tappa della lotta al coronavirus”: così Ursula von den Leyen ha presentato l’incubatore Hera, Health Emergency and Response Authority, un nuovo organismo pubblico e privato che unisce agenzie nazionali e centri di ricerca per formare la nuova agenzia Ue per le emergenze sanitarie. Lo scopo, ha spiega la presidente, è usare le nostre forze combinate per trovare le nuove varianti e progettare vaccini di seconda e terza generazione.
Cinque le proprietà: uno, sequenziare i virus e le loro varianti. Due, adattare se necessario i vaccini; tre, organizzare i test per avere in fretta dati sull’efficacia, e von den Leyen ha annunciato anche la nascita di una rete europea per i test clinici. Quarta priorità, organizzare l’approvazione rapida dei nuovi vaccini di nuova generazione, se saranno necessari; e infine, organizzare un ulteriore aumento della produzione dei vaccini esistenti e futuri.
Von den Leyen ha ricordato anche che fin qui sono arrivati in Ue 33 milioni di dosi dei tre vaccini autorizzati. 22 milioni di prime dosi sono state somministrate e che 7 milioni di cittadini sono coperti anche con una seconda dose. Inoltre altri vaccini sono in fase di approvazione all’EMA. Ma, ha detto, tempo e organizzazione sono essenziali per aumentare la rapidità della risposta, anche per l’emersione delle nuove varianti che, sebbene i vaccini approvati in Europa sembrino finora essere efficaci, sono più contagiose, e quindi potrebbero portare a ulteriori variazioni. ASKANEWS