Il Comitato scientifico sarà ridimensionato. Questo sarà uno dei primi atti del neogoverno Draghi. L’obiettivo è quello di mettere a punto una strategia di intervento ben precisa e che non lasci spazi interpretativi sulla linea da seguire. La struttura del Cts, creata il 5 febbraio dello scorso anno, sarà più snella ma avrà lo stesso perimetro d’azione. I membri dovranno seguire una linea di comunicazione unitaria. È quanto ha anticipato il Corriere della Sera.
Il Cts, seppur con meno componenti, continuerà a fornire pareri su strategie e protocolli per contrastare la diffusione del virus. Il tutto mantenendo alte le diverse competenze con esponenti dei vari settori. A cambiare sarà soprattutto la comunicazione.
Comitato scientifico, stop contraddizioni – Come hanno sottolineato durante il primo incontro avvenuto lunedì i ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, “in un momento così delicato per il Paese non bisogna confondere i cittadini inviando messaggi diversi e a volte contraddittori”.
Al momento lo stato d’emergenza termina il 30 aprile ma tra vaccini che mancano e varianti che corrono è difficile sperare che tra due mesi e mezzo sia tutto finito. Lo stato d’emergenza sarà probabilmente prorogato, e a quel punto bisognerà vedere se in parallelo sarà prolungato anche l’incarico di Arcuri. Per ora lui resta. (affaritaliani.it)
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