TORINO, 15 FEB – Sono al momento confermati i licenziamenti per i 400 lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri. Una eventuale proroga degli ammortizzatori sociali e l’eventuale utilizzo della cassa per Covid dovranno essere autorizzata dai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, ma al momento non risultano provvedimenti già approvati in questo senso.
È quanto emerso dalla riunione di oggi che si è svolta tra Fim, Fiom, Uilm, Uglm di Torino e la curatela fallimentare di Ventures Production ex Embraco. In attesa di un incontro urgente per fare il punto della situazione, già richiesto dalle organizzazioni sindacali al nuovo ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, restano tutte da verificare le ipotesi relative a un eventuale assorbimento di lavoratori ex Embraco da parte di Acc.
L’azienda bellunese, infatti, non ha ancora risolto i problemi di liquidità che ne stanno mettendo a rischio la continuità produttiva. In questa fase la priorità – spiegano i sindacati – è sospendere i licenziamenti e trovare una soluzione per dare continuità di reddito a tutti i 400 lavoratori e alle loro famiglie. Resta urgente un intervento incisivo del Mise e delle Regioni coinvolte per concretizzare il progetto Italcomp. (ANSA).
Fine della trattativa, Embraco delocalizza: 500 licenziamenti
Disastro Embraco, vicenda figlia dell’ideologia ultraliberista del Pd
Embraco, Fontana: “mai piu’ fondi pubblici a chi delocalizza e licenzia”
“La situazione Embraco è figlia della stessa ideologia ultraliberista che Calenda e il Partito democratico portano avanti: ecco perché la ricetta Pd è inadatta a contrastare il male della globalizzazione. Solo un cambio di paradigma economico, che sdogani le tutele e le difese commerciali, può ristabilire equa concorrenza, equità fiscale e contrastare le delocalizzazioni e il dumping salariale”. Così l’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Lorenzo Fontana.