La crisi di governo sta per concludersi. Tutti i partiti ormai, fatta eccezione per Fratelli d’Italia, hanno deciso di aderire al nuovo esecutivo Draghi. Resta solo l’esito del voto sulla piattaforma Rousseau, che dovrebbe arrivare in serata e poi il dado sarà tratto. L’ex presidente della Bce già nella giornata di venerdì potrebbe presentarsi da Mattarella per sciogliere la riserva e presentare la lista della squadra di governo. Si va verso un esecutivo più tecnico che politico.
L’ultimo sì – si legge sul Corriere della Sera – è arrivato da Beppe Grillo, dopo che Draghi ha accettato di inserire anche il ministero per la transizione ecologica, ma il merito è stato del Wwf.
“Abbiamo insistito talmente tanto – spiega Donatella Bianchi, presidente dell’associazione – che alla fine lui non si è tenuto. È quasi sbottato. Ci ha sorpresi”. Nel mazzo di nomi a disposizione dell’ex governatore della Bce per guidare il nuovo dicastero c’è certamente Enrico Giovannini, già ministro, esperto di Welfare e oggi portavoce dell’ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile. Per il ministero dell’Interno sono in discesa le probabilità d una riconferma di Luciana Lamorgese. (affaritaliani.it)
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