La possibile formazione – Come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Draghi potrebbe scegliere un suo ex collaboratore alla Bce, Eugenio Sgriccia. Al Viminale papabile la riconferma dell’attuale Luciana Lamorgese, anche se agli Interni circola anche il nome di Marta Cartabia, ex presidente della Corte costituzionale (in alternativa, vista alla Giustizia).
Al posto di Bonafede la rosa sembra ampia: Raffaele Cantone, ex presidente dell’Anac, Paola Severino (per lei sarebbe un ritorno: ruolo già occupato nell’esecutivo Monti), il giurista Sabino Cassese. (Cantone apre alla legalizzazione della cannabis: “Ho cambiato posizione”)
La poltrona che più scotta è probabilmente quella che si dovrà occupare del Mef. In ribasso le quotazioni del ministro uscente, Roberto Gualtieri; più probabile l’arrivo di Fabio Panetta, membro italiano dell’esecutivo Bce, o di Lucrezia Reichlin, docente della London Business School.
Diversi i nomi che affollano lo Sviluppo economico. Enrico Giovannini, tra i primi, economista ed ex ministro del Lavoro nel governo di Enrico Letta, visto bene, però, anche all’Ambiente o nuovamente al Lavoro. Compare in lista anche Carlo Cottarelli, che per il suo essere anche grande conoscitore dell’economia e con buoni rapporti con le istituzioni Ue potrebbe sedere ai Rapporti con l’Ue o all’Economia. E ancora un manager per i Rapporti con l’Ue come Vittorio Colao, possibile anche alle Infrastrutture e ai Trasporti. L’elenco si allunga con l’ex presidente dell’Inps Tito Boeri, papabile pure per il Lavoro. E ancora Enzo Moavero Milanesi, già ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, in lizza anche per un ritorno alla Farnesina.
Sempre alla Farnesina, la scelta però potrebbe cadere su Elisabetta Belloni, segretario generale allo stesso dicastero. Per lei si tratterebbe di una promozione.
Resta cruciale la Sanità. Il ministro Speranza crede in una riconferma, ma più quotato è il nome di Ilaria Capua, virologa ed ex parlamentare. Nella rosa sono presenti, però, anche i nomi di Angelo Borrelli, attualmente a capo del Dipartimento della Protezione civile, e Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico.
All’Istruzione, invece, compare Patrizio Bianchi, docente dell’Università di Ferrara ed ex capo della task force del ministero. Alla Pubblica Amministrazione, infine, potrebbe venir chiamato Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. tgcom24.mediaset.it
Dio ce ne scampi da personaggi del genere.
Un liberale, uno che sia non c’è.
Tutti affiliati all’establishment politicamente corrotto.