In Arabia Saudita ci sono le condizioni perché sia la culla di un “neo-rinascimento”. Lo ha affermato l’ex premier e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, conversando con l’erede al trono saudita, il principe Mohammed bin Salman, nel panel ‘Il futuro di Riad’ della Future Investment Initiative (Fii), l’iniziativa – ribattezzata la ‘Davos del deserto’ – che si chiude oggi a Riad.
Rievocando come il Rinascimento sia nato a Firenze proprio dopo “la peste, una pandemia”, Renzi – che ha ricordato di essere stato il sindaco del capoluogo toscano – ha sottolineato il ruolo chiave svolto in quell’epoca “dalle città, non dai Paesi”, tracciando un parallelo con l’ambizioso piano per Riad di Mohammed bin Salman, che punta sulla capitale per guidare la trasformazione economica del Paese.
Quando nel mondo si parla dell’Arabia Saudita, ha dichiarato Renzi in inglese, se ne riconosce l’importante ruolo di “playmaker nella regione, ma molte persone ignorano i grandi sforzi nello sviluppo delle città, a partire da Riad”.
Nel corso del dialogo, durante il quale Renzi ha sottoposto diverse domande a Mbs sul futuro del regno e della sua capitale, il leader di Italia Viva ha evidenziato i grandi progetti di investimenti del regno del Golfo nel campo dell’istruzione e della sostenibilità, a partire dalla realizzazione del King Salman Park, “che sarà tre volte più grande di Central Park”.
Riferendosi quindi alle dichiarazioni di Mbs sul basso costo del lavoro a Riad, Renzi ridendo ha risposto “come italiano sono molto invidioso” e ha indicato “le grandi possibilità per i giovani sauditi nel campo dell’istruzione” nei prossimi 10 anni.
“Se penso al neo-rinascimento penso a un momento in cui si investa non solo nella finanza ma nell’istruzione – ha proseguito Renzi tornando al tema del dibattito – A Firenze e nelle altre città il rinascimento è nato proprio dall’unione di una grande disponibilità di denaro e grandi investimenti nell’istruzione. E’ importante investire nell’intelligenza artificiale, ma anche nell’intelligenza umana e nelle skill dei giovani”.
Quindi commentando le cifre degli investimenti in programma in Arabia Saudita, superiori al trilione di dollari, Renzi ha parlato di “numeri incredibili paragonati al debito pubblico italiano”, aggiungendo come la politica oggi debba riuscire a combinare insieme “tradizione e innovazione, passato e futuro”.
“Penso che con la tua leadership e quella di re Salman il regno possa svolgere un ruolo cruciale e per me come ex sindaco è molto bello comprendere il ruolo delle città in questo progetto”, ha detto Renzi, secondo il quale l’Arabia Saudita può essere “assolutamente importante non solo in Medio Oriente”.
Infine l’ex premier ha ringraziato Mbs per il ruolo svolto dall’Arabia Saudita in qualità di presidente del G20, ruolo occupato quest’anno dall’Italia, indicando come obiettivo quello di “lavorare per la pace e la prosperità del mondo”. (adnkronos)
#MatteoRenzi: "L'Arabia Saudita può essere il luogo di un nuovo Rinascimento".
Lapidando le adultere, sciogliendo nell'acido i giornalisti e pagando sontuosi cachet. pic.twitter.com/VCGWdyxUWd— Gennaro Carotenuto (@GenCar5) January 28, 2021