di Antonio Amorosi – – L’uso “della colchicina ha ridotto i ricoveri del 25%, la necessità di ventilazione meccanica del 50% e le morti del 44%. Questa importante scoperta scientifica rende la colchicina il primo farmaco orale al mondo che potrebbe essere utilizzato per il trattamento di pazienti non ospedalizzati con Covid-19”.
E’ una scoperta del Montreal Heart Institute (MHI), grande istituto di cardiologia canadese che ha dato vita ad un mega studio randomizzato su circa 4500 pazienti, per testare l’efficacia della colchicina come farmaco anti Covid. Un risultato rilevantissimo che mostra come si possa far crollare gli indici di contagio, che provocano la chiusure per lockdown di interi Paesi, ridurre drasticamente il numero di malati e i deceduti della metà.
Lo studio clinico, il più grande al mondo che testa un farmaco somministrato per via orale in pazienti non ospedalizzati con Covid 19, ha preso il nome di Colcorona ed è stato condotto senza contatto, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e con la somministrazione fatta a casa delle persone. L’analisi fatta su 4159 pazienti in cui la diagnosi di Covid 19 è stata dimostrata da un test di Pcr naso-faringeo, il cosiddetto tampone molecolare (quello che dà maggiore certezza), ha dimostrato che l’uso della colchicina procura una riduzione statisticamente significativa del rischio di morte e ospedalizzazione. La studio è stato condotto in Canada, Stati Uniti, Europa, Sud America e Sud Africa.
Perché la colchicina funziona contro il Covid
Le ‘tempeste citochiniche’ sono una delle cause principali che portano i pazienti colpiti da Covid-19 alla morte. Sono reazioni esageratamente violente delle difese immunitarie che, anziché proteggere dal virus, attaccano tutti gli organi del paziente, fino ad ucciderlo. “La colchicina agisce bloccando l’attivazione dell’inflammasoma (che porta alle febbri e al danno sugli organi, ndr)”, avevano spiegato, già a giugno, i medici del San Raffaele di Milano testando il farmaco con ottimi risultati, “impedendo l’eccessivo accumulo di cellule infiammatorie nei tessuti, e, secondo alcuni studi, ostacolando l’ingresso del virus nelle cellule”.
“La nostra ricerca mostra l’efficacia del trattamento con la colchicina nel prevenire il fenomeno della ‘tempesta di citochine’ e ridurre le complicazioni associate a Covid-19″, ha affermato il dottor Jean-Claude Tardif, direttore del MHI Research Center, professore di medicina presso l’Université de Montréal e Principal Investigator dello studio Colcorona.
“Siamo lieti di offrire il primo farmaco orale al mondo il cui uso potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica e potenzialmente prevenire le complicanze del Covid-19 per milioni di pazienti”, ha detto Tardif.
Il trattamento con la colchicina dei pazienti a rischio di complicanze, non appena la diagnosi di Covid-19 è confermata dal tampone molecolare, riduce il rischio di sviluppare una forma grave della malattia e, di conseguenza, riduce il numero di ricoveri.
Nel giugno scorso il dottor Moreno Tresoldi del San Raffaele aveva spiegato: “Sebbene siano necessari studi di dimensione maggiore per confermare questi risultati, la nostra esperienza solleva spunti di riflessione importanti in termini di strategie terapeutiche e di politiche sanitarie”. Ora lo studio c’è, l’hanno fatto i canadesi. Il farmaco è già diffuso in tutti i Paesi del mondo, somministrato oralmente e a basso costo, per curare la gotta, le pericarditi croniche e le malattie auto-infiammatorie caratterizzate da febbri periodiche, come la febbre mediterranea familiare. La colchicina è una molecola prontamente disponibile per il trattamento di Covid 19. Consapevoli di questo la prescrizione di colchicina ai pazienti potrebbe aiutare loro, alleviare i problemi di congestione ospedaliera, ridurre i costi sanitari in tutto il mondo e farci tornare ad una quasi normalità.
“Il nostro programma di ricerca innovativo dimostra anche che il Montreal Heart Institute può compiere rapidi progressi scientifici in un modo economicamente fattibile per i pazienti riutilizzando i farmaci esistenti”, ha continuato il dottore Jean-Claude Tardif.
Per le sue proprietà antinfiammatorie la colchicina è nota fin dall’antichità. E’ una molecola estratta dalle piante del genere Colchicum. Attualmente in Italia 60 compresse di colchicina costano 8,70 euro, iva compresa. Ogni compressa è di 1 milligrammo e la colchicina viene somministrata con dosi da 0,5 milligrammi. Quindi 120 somministrazioni costano 8.70 euro.
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