In conferenza Stato-Regioni “ho espresso parere contrario sul punto all’ordine del giorno che prevedeva l’aumento dei costi pro die per l’accoglienza degli immigrati: da un costo minimo giornaliero di 21,35 euro a 28,74 e da un costo massimo di 41,83 a 46,43 euro. La maggioranza delle Regioni presenti, 8 su 12, ha espresso parere contrario all’aumento dei costi per la gestione degli immigrati”. Lo ha sottolineato in una nota l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, che ha preso parte in videoconferenza alla Commissione Immigrazione e italiani all’estero della Conferenza Stato-Regioni.
“Abbiamo sottolineato – ha aggiunto De Corato – l’incongruenza tra un capitolato che prevede l’aumento dei costi dell’accoglienza e l’invarianza di spesa rispetto all’anno precedente. Abbiamo anche ribadito che con la riforma del sistema di accoglienza è stata ripristinata la possibilità di ospitare anche richiedenti asilo che prima non avrebbero avuto alcun requisito per poter soggiornare in Italia”, ha aggiunto De Corato.
Secondo l’assessore lombardo “quasi tutte le Regioni hanno espresso forte preoccupazione per la volontà del Governo di aumentare il numero degli ospiti nei centri di accoglienza da un minimo di 50 a oltre 600. È del tutto evidente che ci si sta apprestando ad una nuova stagione di accoglienza che, come già accaduto, vedrà la Lombardia pagare il prezzo più alto. Fino allo scorso anno più dell’80% delle domande è stato respinto dalle commissioni territoriali lombarde. C’è il rischio concreto – ha concluso De Corato – che con la nuova legge si andrà verso l’apertura di nuove strutture sul nostro territorio”. ASKANEWS