Astana 2021, la “strana Piramide” (multireligiosa) dove avverrà l’incontro con Bergoglio

(www.radiospada.org) – Il prossimo giugno ad Astana (Nur-Sultan) ci sarà la VII edizione del Congress of Leaders of World and Traditional Religions. L’evento, che avrà luogo nell’arcidiocesi di T. Peta e A. Schneider (ausiliare), attualmente è passato quasi inosservato. Eppure lo stesso arcivescovo Peta aveva partecipato a questo Congresso nel 2018, elogiandolo. E quest’anno la strana piramide pare in procinto di annoverare tra gli ospiti nientemeno che Jorge Mario Bergoglio.
Sbigottiti per il silenzio quasi generale su un fatto di questo peso, in una delle diocesi ritenute tra le più conservatrici al mondo, abbiamo continuato ad approfondire e sono emersi aspetti che rendono il quadro peggiore del previsto.

Non si tratta del solito convegno ecumenista, chiariamolo. Si va oltre: siamo di fronte a una istituzione ecumenico-indifferentista “di Stato”, con tanto di citazioni e foto del presidente kazako Nazarbaev (e del suo successore) nella homepage del sito ufficiale (immagine sotto), impiantata da tempo in una piramide multireligiosa, dal sapore nettamente massonico-deista, nella capitale di un Paese ex sovietico caraterizzato dalla molteplicità delle fedi degli abitanti.

Questa piramide, ovvero il “Palazzo della Pace e della Riconciliazione”, pare avere ulteriori, curiose, caratteristiche. Leggiamo dal sito ufficiale turistico di Astana:

La piramide è stata costruita appositamente per ospitare il Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali. Contiene alloggi per diverse religioni: ebraismo, islam, cristianesimo, buddismo, induismo, taoismo e altre fedi. Ospita anche un teatro dell’opera da 1.500 posti, un museo nazionale di cultura, una nuova “università della civiltà”, una biblioteca e un centro di ricerca per i gruppi etnici e geografici del Kazakistan.

Questa diversità è unificata all’interno della forma pura di una piramide, alta 62 m (203 piedi) con una base di 62 x 62 m (203 x 203 piedi). L’edificio è concepito come un centro globale per la comprensione religiosa, la rinuncia alla violenza e la promozione della fede e dell’uguaglianza umana. La Piramide della Pace esprime lo spirito del Kazakistan, dove culture, tradizioni e rappresentanti di varie nazionalità convivono in pace, armonia e accordo. Immersi nel bagliore dorato e azzurro del vetro (colori presi dalla bandiera del Kazakistan), 200 delegati delle principali religioni e fedi del mondo si incontreranno ogni tre anni in una camera circolare, basata sulla sala riunioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York.

Altro che Abu Dhabi e Fratelli tutti.

Ma c’è di più. Dai partecipanti all’ultima edizione del Congresso pare essere sbocciato qualcosa di nuovo: l’ipotesi – riferisce il sito ufficiale – di creare il N. Nazarbayev Center for Development of Interfaith and Intercivilization Dialogue, intitolato appunto al primo presidente kazako:

L’idea di creare il Centro N.Nazarbayev per lo sviluppo del dialogo interreligioso e intercivile è stata avviata dai partecipanti al VI Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali nell’ottobre 2018. Il Centro […] è stato istituito con decreto n. 226 del governo della Repubblica del Kazakistan il 25 aprile 2019.

Ecco il video “promozionale”.