Il cambio di passo della nuova amministrazione Usa si fa notare anche per le modifiche apportate allo Studio Ovale, fin dal primo giorno dell’ingresso di Joe Biden alla Casa Bianca. Via quadri e bandiere voluti da Donald Trump e dentro i nuovi simboli voluti dal nuovo presidente, con richiami che non sono certo lasciati al caso e dovrebbero incarnare lo spirto dei prossimi quattro anni. La novità più evidente sembra essere la rimozione (l’ennesima) del busto di Winston Churchill, donato a George W Bush da Tony Blair nel 2001.
Il busto del grande statista britannico venne mandato in cantina da Barack Obama nel 2009 – e l’allora sindaco di Londra Boris Johnson definì la decisione un “affronto” al Regno Unito. Il busto venne poi reintrodotto nello Studio Ovale da Trump nel 2017, che lo mostrò orgogliosamente alla premier britannica Theresa May in una sua visita alla Casa Bianca. Al posto di quello di Churchill, Biden ha voluto ora un busto di Martin Luther King, insieme a busti di Rosa Parks, Robert F Kennedy e del sindacalista Cesar Chavez.
Se Trump aveva voluto statue e ritratti di Andrew Jackson, ritenuto il primo presidente populista, Biden ha invece preferito un ampio ritratto di Franklin D Roosevelt, il presidente del New Deal, e quelli di altri presidenti, compresi i rivali Alexander Hamilton e Thomas Jefferson, a simboleggiare, sembrerebbe, il valore della diversità di opinioni politiche. Via anche le bandiere militari delle quali si era circondato Trump, cimeli delle varie Forze Armate, sostituite semplicemente dalla bandiera presidenziale e da quella nazionale. (ADNKRONOS)