I primi eurodeputati che nel pomeriggio hanno avuto accesso al contratto confidenziale di fornitura di vaccini concluso tra la Commissione europea e l’azienda tedesca CureVac avevano “50 minuti a disposizione per leggere decine di pagine”, un tempo “che non permette di cogliere le clausole e le eccezioni”.
Lo ha rivelato all’AGI l’eurodeputato belga, Marc Botenga, esponente del gruppo parlamentare La Sinistra e del Partito del Lavoro del Belgio. Botenga, tra i primi ad accedere al documento riservato, afferma di aver dovuto “lasciare fuori smartphone e computer prima di entrare nella stanza” dove ha potuto leggere il contratto e “prendere appunti a mano”. Una procedura simile, ricorda l’europarlamentare, “a quella degli accordi commerciali Ttip con gli Stati Uniti”, ovvero “il contrario della trasparenza”.
Quanto al contenuto del documento, gli eurodeputati non potranno rivelare nulla. Per accedere al testo occorre infatti firmare “una dichiarazione di riservatezza”. Si tratta di “una responsabilità molto grande” collegata al “potenziale danno commerciale su contratti da milioni di euro”, spiega Botenga che preferisce consultarsi con i servizi legali dell’Europarlamento prima di entrare nei particolari.
Con questa procedura, afferma l’esponente della Sinistra europea, “la Commissione ha privatizzato la trasparenza, lasciando decidere alle case farmaceutiche” le modalità di accesso ai contratti, che comunque non includono – nella versione fornita agli eurodeputati che ne fanno richiesta – le informazioni più sensibili. Quella di mostrare agli eurodeputati il contenuto del contratto “non è comunque un’iniziativa della Commissione europea, ma dell’azienda CureVac. E per me questo è il problema”, conclude Botenga.