Il governo olandese guidato dal primo ministro Mark Rutte ha rassegnato le dimissioni. E’ quanto si apprende dalla stampa olandese al termine del consiglio dei ministri oggi nei Paesi Bassi. La decisione è stata presa dopo l’emergere di uno scandalo relativo al perseguimento ingiusto di migliaia di persone per frodi nel ramo del welfare. Le dimissioni del governo dell’Aia arrivano ad appena due mesi prima delle elezioni generali previste a marzo.
L’ufficio delle imposte olandese ha accusato migliaia di famiglie di aver chiesto in modo fraudolento dei pagamenti per l’assistenza ai minori tra il 2013 e il 2019. Successivamente l’ufficio ha chiesto rimborsi per decine di migliaia di euro, portando molte famiglie alla rovina finanziaria e, in alcuni casi, al divorzio. Un rapporto parlamentare ha definito “un’ingiustizia senza precedenti” il recupero di decine di migliaia di euro senza dare agli accusati la possibilità di provare la propria innocenza. Il premier dimissionario Rutte, che è stato primo ministro dal 2010, ha definito l’episodio “vergognoso”.
La crisi di governo si è innescata anche dopo che il leader del Partito laburista, all’opposizione, Lodewijk Asscher, si è dimesso nei giorni scorsi. Asscher, che non parteciperà più alle elezioni parlamentari del 17 marzo, è stato ministro degli Affari sociali dal 2012 al 2017. “‘Non sapevo che l’ufficio delle imposte stesse ingiustamente dando la caccia a migliaia di famiglie”, ha detto Asscher, un veterano della politica olandese, presentando le sue dimissioni. AGENZIA NOVA