Caso Yara, la Cassazione accoglie ricorso di Bossetti

Colpo di scena nel caso Yara: la Cassazione ha accolto il ricorso della difesa di Massimo Bossetti sull’accesso ai reperti, annullando con rinvio le ordinanze della Corte d’assise di Bergamo. Il Tribunale aveva dichiarato inammissibile la richiesta dei legali del manovale di avere accesso ai campioni di Dna e agli abiti della 13enne. Bossetti si è detto convinto “che la giustizia mi darà ragione”.
Occorrerà aspettare il deposito delle motivazioni degli ermellini per capire quale passaggio motivazionale deve essere rivalutato dai giudici bergamaschi.

La giovane era scomparsa da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, il 26 novembre 2010, e solo dopo tre mesi fu ritrovato in un campo il suo corpo senza vita. Per l’omicidio della 13enne Bossetti è stato condannato all’ergastolo.  tgcom24.mediaset.it

Come rivelò il settimanale Oggi, sono ben 54 i campioni di Dna riconducibili a Ignoto 1 e che possono ora essere nuovamente analizzati. Ben 54 e non zero, come invece aveva sostenuto la Procura durante il processo contro il muratore di Mapello per l’omicidio di Yara Gambirasio. Un processo che ora potrebbe presto arrivare alla svolta più clamorosa. Una novità importante che smentisce clamorosamente quanto scritto nelle motivazioni della sentenza della Corte d’Assise di Brescia: «Quello che è certo, in ogni caso, è che non vi sono più campioni di materiale genetico in misura idonea a consentire nuove amplificazioni e tipizzazioni».