ROMA, 11 GEN – Aprire agenzie del lavoro nei paesi africani per gestire i flussi migratori e dare stabilità ai sistema pensionistico europei. E’ questa la proposta alla Commissione europea a cui sta lavorando l’ex ministro dell’Economia Domenico Siniscalco, vicepresidente di Morgan Stanley e presidente del comitato scientifico della Fondazione Mattei. L’iniziativa dell’economista nasce dai colloqui che ha avuto a margine dell’ultima assemblea del Fondo Monetario Internazionale. In particolare da un confronto con il ministro delle finanze egiziano è emerso che entro i prossimi cinque anni 5 milioni di giovani entreranno nel mercato del lavoro del Paese.
Allargando l’analisi all’intero continente africano e a un periodo di dieci anni, fino al 2030, Siniscalco, insieme a un gruppo di ricercatori, ha quindi calcolato che i nuovi ingressi di giovani nel mercato del lavoro saranno 440 milioni, dei quali solo un terzo troverà opportunità nel paese d’origine. “Il resto, 300 milioni di persone, tenterà la strada migratoria verso il mondo sviluppato più vicino, cioè l’Europa”, osserva Siniscalco che pensa a corsi di formazione per le professionalità necessarie all’Europa in modo che le persone possano essere immediatamente inserite nel mercato del lavoro.
In questo modo si garantirebbe anche la sostenibilità del sistema pensionistico, che – in Italia – vedrà nel 2030 un “anno critico” con un pensionato a carico di ogni lavoratore.
Le agenzie per il lavoro potrebbero essere create attraverso partnership pubblico-private, con un coinvolgimento delle aziende interessate alle assunzioni e prevedere anche incubatori di imprese per creare lavoro e sviluppo in Africa.(ANSA).