Covid, Lombardia: soldi ai medici che fanno più vaccini

Dopo i confronti dei giorni scorsi, è stato siglato in Lombardia l’accordo fra i medici di famiglia e la Regione per la somministrazione dei vaccini anti Covid. I camici bianchi di base avranno un ruolo significativo nell’immunizzazione della popolazione generale a partire dalle prossime settimane, con la disponibilità del vaccino Moderna.

Fra i punti salienti dell’accordo, la possibilità di procedere con le somministrazioni non necessariamente negli studi medici, ma anche e soprattutto in strutture esterne in collaborazione con enti locali, Ats e cooperative della medicina generale presenti sul territorio e la previsione di un sistema di premi che scattano al raggiungimento di obiettivi di copertura. Missione vaccinare il più possibile e in maniera efficiente i lombardi.

In pratica, a partire da quando il medico assicura una copertura vaccinale pari al 20% degli assistiti (in particolare fragili e cronici) vengono riconosciute “delle aree di risultato economico”, una sorta di incentivi. E’ questo uno degli aspetti previsti nel testo dell’accordo firmato oggi con le rappresentanze sindacali dei medici di famiglia. Le Ats definiranno al più presto un accordo aziendale che contenga i dettagli, dalle tempistiche alle risorse. La premialità è stata definita indicativamente intorno a 1.500 euro al raggiungimento del primo livello di risultato.

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Succedeva anche negli anni precedenti, dare soldi ai medici che vaccinano non è una novità