di Francesco Storace – – Chiamiamolo lockdown anche sui social. Il buio sul pensiero. La censura contro le opinioni. Tenteranno di bloccare anche questo post se scrivo quel che penso? Ci provo lo stesso.
Perché è una vergogna che si tappi la bocca al presidente che si è visto decretare la sconfitta alle elezioni in America. Donald Trump bombardava i social anche quando era al massimo della potenza, al potere nella nazione più importante del mondo: ma Facebook e Twitter lo trattavano con maggiore prudenza. Ora, lo tolgono di mezzo.
Lockdown modello social – In Italia c’è un giornalista che si offende se fai notare le cose strane che dice. No, non il solito Gad Lerner, che ormai sta diventando una caricatura di se stesso. Mi riferisco a un collega che continuò a ritenere una persona seria. Ma santo Dio, Massimo Giannini, puoi concludere il tuo editoriale della domenica su La Stampa scrivendo che Salvini e Meloni sono “gli sciamani d’Italia?”. Ci ridi anche magari alla battutona? Che è un insulto pure a tanti milioni di italiani che in quei due leader?
Pensare non conforme è politicamente pericoloso ormai. Ti espone alla cancellazione dai social o agli insulti dei giornaloni. Eppure non c’è ancora una rivolta contro un sistema antidemocratico. In Italia e, più inafferrabile, nel mondo della rete.
Ci vuole un pianeta nostro – Bisognerà attrezzarsi. Farlo per davvero un pianeta nostro, molto più affollato del loro. Perché nessuno ha diritto di notificarci la censura delle nostre idee, come avviene sempre più spesso a causa di quella gara spericolata a segnalare ogni nostro post. E che li avete fatti a fare i social, se poi devono diventare la casamatta del pensiero vostro, se un pensiero ce l’avete.
Attenzione, che il lockdown dei social è pericoloso per davvero. Perché ci impone le idee e anche il modo di vivere. Campano sui nostri account ma ci vorrebbero silenti. Per loro siamo solo pubblicità. Ma dobbiamo trovare la maniera per fargliela pagare.
Se stiamo fermi ci chiudono in casa – i signori del potere – fin quando vogliono. Ci impongono il divieto di viaggiare e persino di andare alla partita se non siamo ancora vaccinati.
Noi fascisti? No, loro comunisti vorrei dire a chi non lo capisce ancora, neppure a destra. È totalitarismo rosso.