“Penso che il bando di Donald Trump su Twitter sia un atto di censura inaccettabile. Questo precedente sarà sfruttato dai nemici della libertà di parola in tutto il mondo. Anche in Russia. Ogni volta che avranno bisogno di mettere a tacere qualcuno, diranno: ‘è solo una pratica comune, anche Trump è stato bloccato su Twitter’”. Lo ha scritto il dissidente russo Alexey Navalny.
“Certo, Twitter è un’azienda privata, ma abbiamo visto molti esempi in Russia e in Cina di aziende private che sono diventate i migliori amici dello Stato e gli abilitatori quando si tratta di censura”, prosegue Navalny.
“Se sostituite ‘Trump’ con ‘Navalny’ nella discussione di oggi, otterrete una risposta accurata all’80% del Cremlino sul perché il mio nome non può essere menzionato nella TV russa e non dovrei essere autorizzato a partecipare a nessuna elezione. Se Twitter e Jack (Dorsey, ndr) vogliono fare le cose per bene, hanno bisogno di creare una sorta di comitato che possa prendere tali decisioni. Dobbiamo conoscere i nomi dei membri di questo comitato, capire come funziona, come i suoi membri votano e come possiamo appellarci alle loro decisioni”. agenpress