Teramo: ristoratore rovinato dai lockdown brucia le bollette

“L’accanimento mostrato dal governo Conte verso bar, ristoranti, pubblici esercizi è sconcertante e il Paese non lo dimenticherà: è la solita sinistra che detesta quelli che fanno impresa, meglio se piccola e famigliare, bollati come evasori e oggi anche come untori.
Leggete questo post di Manuel Ciardelli , ristoratore di Teramo. Tutta la mia solidarietà, lo chiamerò.”, scrive Matteo Salvini su Facebook pubblicando il post di un ristoratore.

“Mi chiamo Manuel, ho 28 anni e un’enoteca. E per questo faccio parte della categoria non essenziale dell’Italia, quella categoria che nei mesi si è sentita dare dell’untore, quella categoria additata come evasore fiscale, che ha dovuto chiudere per mesi senza alcuna base scientifica, faccio parte di quella categoria che si è reinventata decine di volte per sopperire alla totale assenza di aiuti della macchina amministrativa, e che anzi ha continuato con gli aumenti impropri delle aliquote sulle bollette, che non ha bloccato alcuna spesa, che non è pervenuta alle richieste di aiuto.

Faccio parte del settore più colpito dalle segnalazioni della nuova frontiera dei vigili da balcone. Hanno instaurato il coprifuoco quando quelli che sparano sono loro e non l’invasione nazista, hanno acceso nei cuori della gente la più terribile delle pandemie: il classismo sociale, dove uno conta più di un altro, mentre l’unica strada per uscire vincitori è combattere insieme contro l’incapacità e l’inefficienza della macchina pubblica, che vaga senza meta nei salotti televisivi del bel paese. Siamo noi: il popolo, il bel paese, siamo noi: il popolo gli indispensabili. Spero che i miei colleghi diano un segnale di vita e coesione poiché siamo tutti sulla stessa barca.”.

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