La Cina ha bloccato l’ingresso nel Paese del team dell’Oms che doveva indagare sulle origini del Covid. Secondo quanto emerso, la questione non è legata solo al problema dei visti. Ufficialmente Pechino ha fatto sapere che la decisione “non è solo una questione legata ai visti, ma anche alle date e ad altri dettagli”. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha detto alla BBC che “potrebbero esserci stati dei malintesi” e che “non c’è bisogno di focalizzarsi su questi aspetti”.
Cina: “Collaboriamo con Oms”
“Le autorità cinesi sono in stretta collaborazione con l’Oms – ha poi proseguito Hua – ma ci sono stati alcuni focolai minori in più luoghi in tutto il mondo e molti paesi e regioni sono impegnati per prevenire il virus e stiamo lavorando anche su questo. Stiamo ancora sostenendo la cooperazione internazionale e lavorando per i preparativi interni. Siamo in comunicazione con l’Oms e per quanto ne so c’è ancora una discussione in corso sulle date”.
Ma il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto “molto deluso” dal fatto che la Cina non ha ancora autorizzato i permessi per gli arrivi del team “visto che due membri avevano già intrapreso il viaggio e altri non sono potuti partire all’ultimo minuto”.