Bergoglio: “Vaccino per il corpo e per il cuore”

”Dal cuore nasce il bene: quanto è importante tenere pulito il cuore, custodire la vita interiore, la preghiera! Quanto è importante educare il cuore alla cura, ad avere care le persone e le cose. Tutto comincia da qui, dal prenderci cura degli altri, del mondo, del creato. Non serve conoscere tante persone e tante cose se non ce ne prendiamo cura. Quest’anno, mentre speriamo in una rinascita e in nuove cure, non tralasciamo la cura. Perché, oltre al vaccino per il corpo, serve il vaccino per il cuore: è la cura. Sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri, come fa la Madonna con noi”.

Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia letta del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, che ha presieduto la Messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, al posto del Pontefice, colpito da una dolorosissima sciatalgia.

“Nelle Letture della liturgia odierna – continua il Pontefice – risaltano tre verbi, che trovano compimento nella Madre di Dio: benedire, nascere e trovare”. La Madonna ”insegna che la benedizione si riceve per donarla. Lei, la benedetta, è stata benedizione per chiunque ha incontrato: per Elisabetta, per gli sposi a Cana, per gli Apostoli nel Cenacolo… Anche noi siamo chiamati a benedire, a dire bene in nome di Dio. Il mondo è gravemente inquinato dal dire male e dal pensare male degli altri, della società, di sé stessi. Ma la maldicenza corrompe, fa degenerare tutto, mentre la benedizione rigenera, dà forza per ricominciare. Chiediamo alla Madre di Dio la grazia di essere per gli altri portatori gioiosi della benedizione di Dio, come lei per noi”.

”Trovare è il terzo verbo”. Il Vangelo ”dice che i pastori ‘trovarono Maria e Giuseppe e il bambino’, non trovarono segni prodigiosi e spettacolari, ma una semplice famiglia”. ”E noi, che cosa siamo chiamati a trovare all’inizio dell’anno? Sarebbe bello trovare tempo per qualcuno. Il tempo è la ricchezza che tutti abbiamo, ma di cui siamo gelosi, perché vogliamo usarla solo per noi. Va chiesta la grazia di trovare tempo per Dio e per il prossimo: per chi è solo, per chi soffre, per chi ha bisogno di ascolto e cura. Se troveremo tempo da regalare, saremo stupiti e felici, come i pastori”, le parole di Papa Francesco.

”Nascere è il secondo verbo. San Paolo sottolinea che il Figlio di Dio è ‘nato da donna”’. Gesù ”non è un’idea astratta, è concreto, incarnato, è nato da donna ed è cresciuto pazientemente. Le donne conoscono questa concretezza paziente: noi uomini siamo spesso astratti e vogliamo qualcosa subito; le donne sono concrete e sanno tessere con pazienza i fili della vita. Quante donne, quante madri in questo modo fanno nascere e rinascere la vita, dando futuro al mondo!”, sottolinea l’omelia.  adnkronos