Turismo, alberghi e Covid. Un anno nero. «Sarebbe auspicabile permettere di riaprire alcune attività ancora sospese, come le spa e i convegni, garantendo l’accesso almeno a chi è vaccinato. Oltre ad essere una precauzione per i clienti, per noi sarebbe utilissimo perché questo serve a tenere occupata in albergo qualche camera in più. Il tutto a condizione che chi si presenta abbia fatto il vaccino». Lo scrive ilmessaggero.it
Così Francesco Gatti, presidente di AssoHotel, l’associazione di categoria che riunisce circa 300 albergatori su Roma. «Esibire il certificato per entrare negli hotel, sarebbe invece complicato, perché nel settore la clientela è varia e internazionale», aggiunge Gatti.
Nel 2020 in tutta Europa i flussi turistici hanno subito un profondo choc. I dati provvisori dell’Italia relativi ai primi nove mesi dell’anno sono in linea con il trend europeo (-50,9% sul 2019, con quasi 192 milioni di presenze in meno). Il comparto alberghiero è quello in maggiore sofferenza: le presenze registrate nei primi nove mesi del 2020 sono meno della metà (il 46%) di quelle rilevate nel 2019, mentre quelle del settore extra-alberghiero il 54,4%. Emerge dai dati Istat sul Movimento turistico in Italia.