Il Coronavirus non molla la sua presa sull’Italia. La speranza è rivolta sul netto miglioramento del famoso indice Rt, se dovesse scendere come auspicato allo 0,5, il Paese potrebbe seriamente provare a ripartire. C’è una data indicativa, che è quella del 15 gennaio. La valutazione, almeno per quanto riguarda le Regioni che a metà gennaio saranno in fascia gialla, è già cominciata.
La conferma – si legge sul Corriere della Sera – arriva proprio dal Cts dove è stato aperto un tavolo tecnico con il ministero dello Sport per «accelerare i tempi e consentire alle persone e soprattutto ai giovani di riprendere l’attività fisica al più presto».
Nulla al momento appare scontato, però le associazioni di categoria premono e sono molti ad aver messo a punto nuove linee guida. In discussione c’è la possibilità di contingentare ulteriormente il numero degli ingressi nelle palestre, ma anche quello di impedire ai clienti di poter accedere agli spogliatoi.
I gestori dei locali pubblici – prosegue il Corriere – sono pronti a dare battaglia perché dopo le limitazioni imposte nel periodo festivo, bar e ristoranti, che hanno un protocollo rigido che prevede al tavolo un massimo di quattro persone, possano tornare ad accogliere i clienti a pranzo e a cena.
Certamente escluso, almeno per i prossimi mesi, che possa arrivare il via libera per i grandi eventi, le discoteche e tutte le occasioni dove si prevede un numero alto di persone nello stesso luogo. Rischia di slittare ancora anche la ripresa dei cinema e dei teatri, così come quella delle sale da concerto. In questo caso il problema non sembra rappresentato da quanto avviene all’interno delle strutture ma dall’esterno con le file agli ingressi. (affaritaliani.it)