“Il Figlio di Dio ispiri a coloro che hanno responsabilità politiche e di governo una rinnovata cooperazione internazionale, a cominciare dall’ambito sanitario, affinché a tutti sia garantito l’accesso ai vaccini e alle cure“. Papa Francesco, nel messaggio ai fedeli prima della benedizione ‘Urbi et Orbi’, si sofferma anche sul tema dei vaccini.
Bergoglio si rivolge ai capi di governo per rinnovare il suo appello per un vaccino globale: “Il Figlio di Dio ispiri a coloro che hanno responsabilità politiche e di governo una rinnovata cooperazione internazionale, a cominciare dall’ambito sanitario, affinché a tutti sia garantito l’accesso ai vaccini e alle cure.”
“Di fronte a una sfida che non conosce confini, non si possono erigere barriere. Siamo tutti sulla stessa barca. Ogni persona è un mio fratello. In ciascuno vedo riflesso il volto di Dio e in quanti soffrono scorgo il Signore che chiede il mio aiuto. Lo vedo nel malato, nel povero, nel disoccupato, nell’emarginato, nel migrante e nel rifugiato”.
Le scoperte dei vaccini sono “luci di speranza” se sono “a disposizione di tutti”. Lo ha detto il Papa nella benedizione Urbi et Orbi chiedendo di evitare che “le leggi di mercato e dei brevetti siano sopra le leggi della salute e dell’umanità”.
Il Papa invita a pensare che “il dolore e il male non sono l’ultima parola.”