Sui servizi segreti Giuseppe Conte non intende adottare soluzioni che portino ad una “struttura bicefala” della gestione, perché questo provocherebbe “una grave compromissione dell’operatività dell’intero comparto”. Il presidente del Consiglio lo ha detto parlando a ‘Porta a porta’, durante la registrazione della puntata che andrà in onda questa sera.
“Non vorrei – ha aggiunto – ci fosse qualche equivoco, sembrerebbe che il presidente del Consiglio si è appropriato di queste prerogative. La legge sui servizi segreti attribuisce al presidente del Consiglio la responsabilità politica, giuridica e addirittura operativa per quanto riguarda l’intelligence. Io non posso certo sottrarmi alle mie responsabilità”. Del resto, ricorda, “anche il mio predecessore non aveva nominato un’autorità delegata.”
Leggo che varie forze politiche vorrebbero averla. Attenzione però: in passato l’autorità delegata è stata sempre dello stesso partito del presidente. Se per la prima volta vogliamo costituire una struttura bicefala sarebbe un’anomalia in Italia, una grave compromissione per quanto riguarda l’operatività intero comparto. Detto questo, sono disponibile a discutere di tutto, ma nel segno dell’interesse generale e non di singole parti della maggioranza”. askanews