In tutto il mondo ci sono 387 giornalisti (di cui 42 donne) attualmente detenuti per motivi legati al proprio lavoro, solo 2 in meno rispetto al 2019; 54 sono tenuti in ostaggio e 4 sono dispersi. È quanto riferisce il rapporto annuale sulla condizioni dei giornalisti e la liberà di stampa nel mondo, pubblicata dall’associazione “Reporter Senza Frontiere”(RSF).
La maggior parte, soprattutto in Paesi come Cina (117), Arabia Saudita (34), Egitto (30), Vietnam (28) e Siria (27) è detenuta per aver “opposto resistenza” alla censura dei rispettivi governi.
L’associazione lancia un allarme anche per la situazione in Bielorussia, dove le elezioni presidenziali del 9 agosto hanno comportato l’arresto di almeno 370 giornalisti e negli Stati Uniti, dove nel 2020 i giornalisti arrestati (o comunque accusati di reati) sono 110.
Sulle condizioni dei giornalisti pesa molto anche la pandemia di Covid-19. Secondo i dati di RSF e Tracker 19, infatti, durante i primi tre mesi di diffusione del Covid-19 nel mondo (marzo-maggio 2020) si è verificato il quadruplo degli arresti arbitrari di giornalisti. ASKANEWS