“Così parlo Zarathustra”, il prof Sinagra smonta le stramberie quirinalizie

Il figlio di Bernardo Mattarella, in occasione dei tradizionali auguri del Corpo diplomatico, come riferisce l’ANSA, ha tenuto un dotto discorso traboccante di luoghi comuni, frasi fatte e affermazioni giustificanti esorcistici riti scaramantici.
Tutti sanno che rispetto le idee di tutti ma questo non mi impedisce di criticarle nel modo adeguato.
Ognuno, a qualsiasi livello, dal vertice alla base, ha il diritto di dire le stramberie che vuole ma nel caso del “Nostro” due “passaggi” non possono restare senza commento.

Il noto personaggio ha detto che la asserita pandemia mondiale condurrebbe ancor più alla necessità di una “governance globale”. Il significato dell’oscuro auspicio è di difficile decifrazione. Si tratta di un governo mondiale? E i componenti come verrebbero designati? All’esito di votazioni mondiali (magari con le macchine Dominion)? O verrebbero designati da Soros, Rockfeller, Rotschild, Gates, Zuckerberg, e altri personaggi consimili? E magari con la benedizione del perito chimico Giorgio Mario Bergoglio?

Il secondo “passaggio” del dotto discorso del castellammarese è che il Covid avrebbe unito i popoli! La verità, riscontrabile dalla esperienza quotidiana di ciascuno e dai provvedimenti demenzial-terroristici adottati da diversi governi nazionali (e soprattutto dall’imbarazzante governo italiano), mostra come non solo i “popoli” si sono chiusi gli uni rispetto agli altri in autodifesa da possibili portatori esterni di contagio ma – lungi dall’unire – il Covid ha diviso anche i condomini e le relazioni interpersonali.
Certo, è una stramberia. È una stramberia “quirinalizia”, ma non per questo può superare il limite della provocazione.

Salvo che non di stramberia si tratti ma di un voluto (da altri) messaggio subliminale.
Non so quali siano i libri “de chevet” del figlio di Bernardo Mattarella. Siccome sono buono e penso sempre in positivo, ritengo che si tratti dei “Ragazzi della via Pal” o di “Alice nel paese delle meraviglie”.

AUGUSTO SINAGRA