Il Coronavirus in Italia e nel mondo fa paura. Ormai da quasi un anno si combatte contro un virus prima sconosciuto. Muore un sacco di gente a causa di questa malattia, negli ospedali si combatte come si puà con terapie in grado di contenere la patologia, ma l’unica soluzione è il vaccino. Due case farmaceutiche ormai sono pronte in tutta Europa a partire con le vaccinazioni. Ma su una di queste arrivano delle perplessità, relative ad alcune reazioni forti che potrebbero provocare.
“Il Pfizer – spiega l’immunologo Guido Forni alla Stampa – è molto reattogenico, cioè induce reazioni più forti dei vaccini soliti: la metà delle persone, in particolare giovani, prova mal di testa, febbre e brividi, che però si risolvono in 24 ore. E’ importante raccontare questi dettagli per preparare la popolazione ed evitare paure inutili. Bisogna sapere che per il giorno dopo non vanno presi impegni importanti”.
“L’altro preblema del vaccino Pfizer – prosegue Forni alla Stampa – è che va scongelato da meno 80 gradi e diluito, dunque richiede una certa manualità. Per questo si potrà fare solo negli ospedali e in luoghi dedicati, mentre vaccinare in posti meno medici aiuterebbe a rendere più gradevole il tutto. Teoricamente l’efficacia è del 95%, ma bisognerà vedere quella reale e quanto durerà nel tempo. E poi come quasi tutti i vaccini va fatto in due dosi”. Sul vaccino AstraZeneca:”Ha fornito i report migliori di tutti, ma ora sembra efficace al 60 per cento. Meglio di niente, però gli americani sono migliori”. affaritaliani.it