Il giornalista cattolico e critico musicale Maurizio Scandurra mette in luce, salvo pochi nomi noti, una rosa di sconosciuti al grande pubblico venduti per ‘Campioni’ della Canzone Italiana.
La musica italiana segue il destino dello Stato. E’ anch’essa alla deriva. Affetta e afflitta da una insostenibile voglia di modernismo, di abnegazione delle proprie radici. Condannata a tutto il brutto e l’inascoltabile che provengono da rap, trap, indie e ‘fenomeni’ del momento. Mentre gli artisti veri stanno a casa, un po’ come il resto del Paese.
Ed ecco dunque una lunga scia di sconosciuti spacciati per Big. Gente che vive di like e non di vendite, di emoticons e di pochissimi concerti. Ma, soprattutto, che il grande pubblico non conosce. Chi guarda Raiuno si sarebbe aspettato un cast decisamente molto migliore. Più in linea con la storia e il gusto musicale del Paese: che, sia ben chiaro, non è certo quello dei ragazzini tutti smartphone e social.
Specialmente dopo le premesse vane di Amadeus di far di tutto per rilanciare la musica italiana, in crisi come tutto e tutti per via del Coronavirus. A parte qualche timida eccezione, per il resto si tratta di artisti di fascia C, a leggere i nomi di coloro che calcheranno il palco dell’Ariston il prossimo marzo, e che non riporto perché non fa alcuna differenza.
Scelte che riflettono lo stile progressista, globalista e da tipico mainstream da politically correct, allineato anche musicalmente a quei feroci e involutivi cambiamenti che stanno privando di civiltà e buonsenso la società italiana (Rai inclusa).
Che neanche innanzi alla musica può trovare conforto, sentimenti di bellezza e poesia. Che cosa ci si può aspettare da un nugolo nutrito di artisti-fotocopia a cui manca tutto lo spessore e il profumo del cantautorato italiano? Delle grandi interpreti femminili preziose e virtuose? Staremo a vedere. O meglio, a sentire.
Ma quel che è certo è che la musica italiana non passa da Sanremo. Per lo meno, forse non più come un tempo. Sarà mica che Amadeus ha scambiato il Festival della Canzone per quello di Castrocaro?
Maurizio Scandurra