È Paolo Piccardo, 53 anni, titolare di un’azienda pubblicitaria e noto organizzatore di eventi, il torinese morto lanciandosi nelle acque del Tevere a Roma. Piccardo era in compagnia di un amico, che si è buttato in acqua ma non è riuscito a salvarlo. Sembra che il manager soffrisse di depressione per problemi economici. Sui motivi del gesto sono comunque in corso indagini dei carabinieri.
Piccardo, animatore della movida torinese negli anni Ottanta e Novanta, nel 2008 aveva fondato la Wide Communication, agenzia specializzata nel promuovere le attività attraverso oltre 4.060 edicole su tutto il territorio italiano con oltre 10.000 spazi disponibili.
Dalle testimonianze raccolte sembra fosse in compagnia di amici quando, all’altezza del Ponte Garibaldi, si è gettato in acqua dopo un pranzo con le rispettive fidanzate. Poco lontano anche la compagna. Inutile il tentativo di salvarlo dell’amico, ricoverato in ospedale per un principio di assideramento e già dimesso. (ilmattino.it)
Il suo amico del cuore racconta che Paolo non si era mai ripreso dalla crisi economica causata dal coronavirus e relativo lockdown. Era distrutto, soprattutto mentalmente. La sua agenzia pubblicitaria che organizzava anche eventi in discoteca, è stata una delle prime attività bersagliate dalle restrizioni: non ha mai più aperto, proprio come le sale da ballo. E quando lo ha fatto non ha avuto la forza per rialzarsi.
Come previsto. Non si muore solo diCovid.